Altro che crisi, la A è più ricca per gli sponsor

06/05/2009 alle 11:12.

GASPORT - Le bottiglie d’acqua e i ca­mion si vendono allo stesso mo­do: porta a porta. In mezzo, tra una porta e l’altra, c’è il grande business: il campo da calcio. Per mettere il simbolo sulle ma­glie dei campioni, le aziende pa­gano bene. Solo in questa sta­gione, 79,5 milioni di euro per venti squadre di serie A. Pirelli all’Inter, Bwin al Milan, New Holland alla Juve: la crisi si combatte anche così.

Il trucco dei pluriennali L’annua­rio sulle sponsorizzazioni di StageUp, società di riferimento nel settore, ha fatto i conti in ta­sca al calcio. In un periodo diffi­cile, il risultato sorprende: ri­spetto al 2007-08, la serie A è in attivo di 3,5 milioni . Merito de­gli accordi pluriennali — firma­ti in epoca pre-recessione — e di qualche rinnovo. Il Toro, per dire, è l’unica che ha firmato al ribasso: dai 2,6 milioni del 2008 con Reale Mutua ai 2,2 mi­lioni del 2009 con Renault Trucks. Eccoli, i camion france­si.

Gli stranieri spendono La Fran­cia è una chiave: forse la A pia­ce all’estero. A Udine ad esem­pio sulle maglie è appena com­parsa la scritta Dacia. Sono al­tre auto, arrivano dalla Roma­nia.

Le più tradizionaliste inve­ce sono e Catania: l’ac­qua Lete è lo stesso sponsor del­la C, Energia Siciliana paga da 15 anni e forse rinnoverà.

Vince il Siena Altre squadre stan­no peggio. Undici società han­no l’accordo in scadenza e — qui la crisi si sentirà — adesso rischiano. Inventeranno qualco­sa, come ha fatto la Lazio che, non avendo uno sponsor, ha venduto lo spazio sulle maglie del derby. Groupama, una com­pagnia di assicurazioni, ha com­prato per un pugno di euro. Il record, a proposito, in Europa è dello Schalke04 (25 milioni al­l’anno da Gazprom, la compa­gnia del gas russa), in Italia del Siena. Il Monte dei Paschi paga 13,5 milioni per dare il nome al­lo stadio. Quello che una volta chiamavano Rastrello.