IL MESSAGGERO (R. Renga) - C'era una volta la Roma: una società familiare, passionale, solida; una squadra propositiva, divertente, concreta e spettacolare; una tifoseria che credeva fideisticamente nei suoi rappresentanti calcistici e si accontentava di una promessa. Tutto questo non c'è più. La società potrebbe finire in mani straniere e non ci riferiamo alla famosa cordata tedesca, ma ad altri acquirenti, in grado di ottenere l'approvazione dell'istituto bancario (che a tutto sovrintende) per credenziali, progetto e liquidità. La famiglia Sensi vorrebbe ancora manovrare il timone, ma che vede aumentare il rosso di trenta milioni all'anno ha altre idee per la testa e per la cassaforte: cessione totale e taglio col passato. Si apre, pensiamo..




