CORSPORT - Marco Brighi, 26 anni, centrocampista del Bellaria Igea Marina, squadra della seconda divisione Lega Pro, fratello del giallorosso Matteo, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, parlando del felice momento che sta vivendo il fratello: "La nostra passione per il calcio è nata grazie a lui che ha aperto un po’ la strada. Abbiamo un giardino fuori ed è li che abbiamo mosso i primi passi. Quando io e Matteo abbiamo capito che potevamo giocare a calcio di professione? Non c’è stato un momento preciso, non siamo vissuti con questo sogno. Ci siamo trovati in prima squadra, poi le cose sono venute da sole. I nostri genitori ci hanno seguito, ma non ci hanno mai assillato. Ci sono stati sempre vicini, ma la loro preoccupazione era quella di farci fare i compiti, non di farci diventare calciatori. È nato e cresciuto tutto con gradualità e serenità. È difficile paragonare Matteo a qualche altro giocatore. Penso che la posizione in cui gioca attualmente sia la più adatta alla sue caratteristiche. Ha grandi capacità di inserimento che può sfruttare nei migliori dei modi. Matteo fuori dal campo è un ragazzo semplice. Quando torna a casa si divide tra la famiglia e gli amici. È sicuramente un po’ timido, ma con le persone di cui si fida riesce sicuramente ad aprirsi. Ci ha messo un po’ ad affermarsi a Roma. In una squadra importante come la Roma ti trovi di fronte calciatori importanti, campioni del mondo e non è facile trovare spazio".

Riguardo al trasferimento di cui si parlava la scorsa estate: “E’ vero ma Matteo ha sentito intorno a se la fiducia della squadra, del tecnico e della società ed è rimasto in giallorosso. A Roma, poi, si trova bene. Li si parla molto di calcio, come città poi, la conosciamo tutti”. In famiglia abbiamo trovato grande soddisfazione per la convocazione in Nazionale. Come ha detto lui la Nazionale non deve essere solo un punto di arriva. Ora è il momento delle conferme".