
CORSPORT - Silenzi. «Non abbiamo informazioni da darle». Telefoni cellulari svizzeri che squillano, squillano e stanno ancora continuando a squillare. Ma, anche, in prima serata, Radiocor, cioè lagenzia del «Sole 24 ore», che dice al mondo: «...la cordata tedesca, rappresentata dallavvocato Nicola Irti, vuole chiudere la trattativa al più presto. Si fa anche una data: 27 aprile. Il prezzo su cui si sta trattando, secondo quanto riferiscono alcune fonti legali, si aggira sui 210 milioni per tutta loperazione...». Insomma, unaccelerazione improvvisa. Tra laltro, altre fonti altrettanto credibili, sussurrano che la data del 27 aprile sia perlomeno slittata e che la cifra di 210 milioni deve intendersi per la famiglia Sensi, lOpa sarebbe esclusa per un investimento complessivo di circa 290 milioni di euro.
Sono questi i fatti della giornata di ieri riguardo al futuro societario della Roma. Di certo i contatti tra la famiglia Sensi e il gruppo svizzero-tedesco Flick che in questa vicenda sarebbe rappresentata da Volker, cugino di Muck e Mick, proseguono con cadenza quotidiana. Il nodo continua essere la modalità di ingresso del gruppo di investitori che vorrebbero la Roma per intero, mentre la famiglia Sensi è disposta solo a una parziale cessione, non superiore al 29,9, tetto massimo per non costringere i Flick a ufficializzare unOpa (che sta crescendo come costo con il rialzo del titolo giallorosso). Cè poi da chiarire il ruolo che sta assumendo Unicredit. Nella conference call di mercoledì sera il dottor Fiorentino, numero due dell'istituto bancario, avrebbe invitato Italpetroli di fronte a unofferta congrua a cedere la Roma.