CORSPORT - Amara la disamina che fa il quotidiano romano, all'indomani della cocente sconfitta con la Fiorentina, rivale diretta per quel quarto posto che ormai non rimane altro che un miraggio. Nel calcio i numeri non dicono certo la verità, ma aiutano a capire. E i numeri della Roma sono una bocciatura senza precedenti, almeno per l'epoca spallettiana. Cominciamo dalle ultime sei parite in cui sono stati incassati la bellezza, pardon la bruttezza, di 17 reti, quasi tre ogni novanta minuti. Uno sproposito. Ma è solo la punta dell'iceberg di una stagione cominciata male e che sta finendo peggio. Con la quaterna incassata ieri, si è arrivati alla decimapartita in cui i giallorossi hanno subito tre o più reti ( 4 da Inter, Juve, Lazio e viola, 3 da Plermo, Genoa, Udinese, Catania, Atalanta, ancora Inter). Un disastro. Per una somma che in campionato dice 52 reti al passivo, peggio hanno fatto solo Bologna (57) e Lecce (56), in 33 turni, per una media di circa un gol e mezzo ogni 90 minuti. Una media che rimane più o meno la stessa estendendo i numeri anche alle coppe, cioè 63 reti incassate in 44 partite ufficiali. Sono numeri che certamente non possono portare da nessuna parte. Altro capitolo, sconfitte ed espulsioni. Con questa di Firenze, la Roma ha incassato l'undicesima sconfitta in campionato, nel passato torneo furono appena 4. Le sconfitte diventano 15 in 44 gare ufficiali, più di una ogni tre, sommando le tre in Champions (Cluj, Chelsea, Arsenal) e quella in Coppa Italia a Milano contro l'Inter, non tenendo conto della Supercoppa lasciata ai nerazzurri dopo i calci di rigore. E poi c'è sempre l'aspetto dei cartellini rossi, con quello di ieri sera di Pizarro, si è arrivati a 12, più i due di Luciano Spalletti che fanno 14. Il risultato può essere uno solo: cartellino rosso a questa Roma.




