Conti: "Si possono cambiare molte cose, ma non il tecnico"

15/04/2009 alle 11:54.

CORSPORT - Ecco l'intervista al direttore tecnico giallorosso Bruno Conti, apparsa oggi sule pagine del quotidiano di piazza Indipendenza. Conti, cosa emerso dal colloquio con la squadra? «E’ stata una riunione molto positiva, abbiamo parlato di ciò che bisogna continuare a fare. Dopo la delusione del derby bisogna ripartire e dare il mas­simo fino a quando la matematica non ci condanne­rà. E’ questo quello che abbiamo chiesto ai giocato­ri. Non fermarsi, non pensare a niente e affrontare le prossime sette partite come sette finali e basta. Il derby spesso viene deciso da episodi, resta il rammari­co per la delusione dei nostri tifosi, ma non pos­siamo piangerci addosso. I giocatori sanno come comportarsi, parlare di meno e fare risultati»...

Conti, cosa emerso dal colloquio con la squadra? «E’ stata una riunione molto positiva, abbiamo parlato di ciò che bisogna continuare a fare. Dopo la delusione del derby bisogna ripartire e dare il mas­simo fino a quando la matematica non ci condanne­rà. E’ questo quello che abbiamo chiesto ai giocato­ri. Non fermarsi, non pensare a niente e affrontare le prossime sette partite come sette finali e basta. Il derby spesso viene deciso da episodi, resta il rammari­co per la delusione dei nostri tifosi, ma non pos­siamo piangerci addosso. I giocatori sanno come comportarsi, parlare di meno e fare risultati».

Il presidente della La­zio, Lotito, ha detto che qualcuno nella Roma non sa accettare la scon­fitta. «Non voglio parlare di altre persone, non voglio rispondere a nessuno, a me interessa il nostro lavoro. Abbiamo tanti gioca­tori importanti, di statura internazionale. Dobbia­mo fare meno chiacchiere e non pensare ad alimen­tare polemiche».

Nell’intervallo del derby Spalletti ha avuto un bat­tibecco con Tare. Poi siete intervenuti voi dirigenti? «Posso dire che non ho parlato con nessuno, tanto meno con Tare e non devo chiedere scusa a nessu­no. Dobbiamo pensare solo alla nostra squadra, il resto sono solo chiacchiere».

In questi giorni si discute molto su Spalletti... «Spalletti è l’allenatore della Roma, ha un contrat­to, non lo tocca nessuno. Si possono cambiare tante cose, non il tecnico. La stima nei confronti dell’alle­natore è aumentata, non si dimentica in fretta quel­lo che è stato fatto in questi quattro anni e che sia­mo convinti continuerà ad essere fatto in futuro».

Crede ancora in questo gruppo? «I primi ad essere rammaricati e scontenti sono proprio i giocatori. La risposta la daranno nelle prossime sette partite».

Conti, è stato lei ad aprire questo ciclo della Ro­ma, quando diventò direttore tecnico e scelse Spal­letti allenatore. Non pensa che sia finito? «Assolutamente no. Adesso dobbiamo chiudere bene la stagione, ma siamo ancora molto convinti delle scelte fatte. Non c’è stato nessun pentimento. In un momento come questo voglio ricordare che è stato Spalletti che ha riportato la cultura del lavoro a Trigoria, che ha creato questo gruppo che in que­sti anni ci ha dato grandi soddisfazioni».