
Il rovente monologo di ieri di Josè Mourinho contro avversari e colleghi ha innescato una reazione a catena: repliche, controrepliche, comunicati incrociati. "Mi auguro di non vedere Mourinho sotto una curva...", l'auspicio di Carlo Mazzone, decano degli allenatori italiani, ricordando la celeberrima corsa sotto la curva dell'Atalanta il 30 settembre 2001 quando allenava il Brescia. "E' qualcosa di diverso rispetto a quel che ho fatto io - dice Mazzone -. Mi avevano insultato, mi avevano toccato la mamma e mi avevano toccato Roma. Io però mi sono sempre comportato bene nei confronti dei miei avversari: non sono mai andato oltre i limiti, eppure ho allenato in piazze calde. Non so cosa voglia raggiungere Mourinho quando parla in questo modo. Allenare in Italia non è semplice, qui c'è una pressione pazzesca e le sconfitte pesano il triplo rispetto agli altri paesi. Lui ha pagato un pedaggio quando è arrivato, ma ora...