L'appello di Gaillard (UEFA) agli arbitri: "In caso di cori razzisti partita sospesa e sconfitta a tavolino"

05/03/2009 alle 10:19.

UEFA.COM - La terza conferenza 'United Against Racism' è terminata a Varsavia con una comune determinazione da parte di tutti i partecipanti a rinforzare la battaglia contro la discriminazione e l'intolleranza nel calcio - specialmente affinché calciatori e genitori diano l'esempio per le nuove generazioni. Il consigliere del Presidente UEFA, William Gaillard, ha sfruttato l'occasione per invitare a una continuata e concertata azione contro il razzismo da parte della famiglia calcistica. "Chiediamo alle federazioni e ai club di tutta Europa di fare la loro parte nella lotto contro razzismo e discriminazione - ha detto aggiungendo che anche gli arbitri riceveranno sostegno totale quando vorranno ...

Il consigliere del Presidente UEFA, William Gaillard, ha sfruttato l'occasione per invitare a una continuata e concertata azione contro il razzismo da parte della famiglia calcistica. "Chiediamo alle federazioni e ai club di tutta Europa di fare la loro parte nella lotto contro razzismo e discriminazione - ha detto aggiungendo che anche gli arbitri riceveranno sostegno totale quando vorranno intraprendere azioni contro tifosi razzisti -. Nel novembre del 2007, il nostro Presidente [Michel Platini] ha scritto una lettera a arbitri e ufficiali di gara, enfatizzando il suo sostegno per chi assume misure drastiche per affrontare problemi drastici – tra cui quella di fermare una partita. Qualsiasi decisione prendano [gli arbitri] per fronteggiare un fenomeno di razzismo, il Presidente sarà lì a sostenerli". E ha continuato: "Siamo coscienti del fatto che il razzismo dagli stadi non può certo sparire in una notte e crediamo che per stroncare questo fenomeno ci vogliano misure drastiche. Fermare le partite è una di queste, e provocherebbe anche una penalizzazione per la squadra il cui pubblico si rende responsabile di certi comportamenti: infatti verrebbe data la sconfitta a tavolino per 3-0".