Manuel Gerolin ha detto che Zuñiga rappresenta il suo miglior colpo di mercato. Immagino che le parole del direttore sportivo le abbiano fatto piacere.

"Non c'è dubbio, sono contento. Abbiamo portato a Siena un giocatore che quasi sicuramente sarà destinato ad approdare ad una grande squadra, in Italia o all'estero".

Il giocatore è sul taccuino di numerose società che si sono fatte vive con il Siena già nel corso del mercato invernale. Puo' confermarlo?

"E' vero, è vero. La Juventus, la Roma, la Lazio e tutte le squadre più importanti si sono interessate a questo giocatore - continua Calleri a Calciomercato.it -. Ma già nei mesi scorsi si capiva che difficilmente il Siena avrebbe accettato di perdere il giocatore già a gennaio, salvo l'arrivo di una proposta irresistibile. Per loro è un giocatore troppo importante".

A giugno potrebbero essere maturi i tempi per una cessione del ragazzo?

"Sì, visto quanto successo in questi quattro mesi è molto probabile che a giugno il ragazzo, se avrà le stesse richieste, verrà ceduto e trasferito. Anche perché sembra che giochi in Italia già da dieci anni, mentre di solito i giocatori stranieri della sua età hanno bisogno di un periodo di adattamento molto più lungo".

La società più scoperta nel ruolo sembra essere la Juventus e si parla di un discreto vantaggio dei bianconeri sulle concorrenti. Cosa c'è di vero?

"Per quello che Zuñiga ha fatto vedere in questi primi mesi in Italia, penso che ci sia da battere una concorrenza agguerrita. Sinceramente ritengo che farsi scappare un giocatore del genere sia molto rischioso. Anche perché se continuerà a far vedere cose importanti in palcoscenici più importanti, tra due o tre stagioni la sua quotazione potrebbe crescere a livelli esorbitanti. Se avesse fatto queste prestazioni in Champions League con una squadra di livello, già si parlerebbe di 20-25 milioni di euro".

Ha parlato anche di interessamenti dall'estero. Da quali squadre dovranno guardarsi le italiane per assicurarsi Zuñiga?

"Soprattutto dalla Spagna, dove è seguito da tutti i club più importanti. Penso che si adatterebbe molto bene al calcio spagnolo. Negli anni si sono abituati a Roberto Carlos e Cicinho, ritengo che Juan potrebbe diventare un degno erede di questo tipo di giocatori".

Con un qualcosa in più in fase difensiva...

"In precedenza alcune società hanno nutrito dei dubbi sulle sue capacità di difendere, anche per via della sua statura. Invece ha delle qualità difensive incredibili, date dalla reattività e da una forza di gambe tipica della scuola colombiana, che gli consente di anticipare spesso l'attaccante".

La valutazione del giocatore continua a crescere. Puo' essere un'arma a doppio taglio?

"Mi fa piacere, ma mi farebbe piacere anche che il giocatore riuscisse ad approdare in piazze importanti".

Passiamo ad un altro suo assistito, Nicolas Frey. Il ragazzo si è guadagnato un posto da titolare nel Chievo e nei giorni scorsi si è parlato di un sondaggio della Roma. Conferma?

"Sì, la Roma ha chiesto del ragazzo, ma il Chievo ha deciso di puntare su di lui fino al termine della stagione. Anche lui abbina doti difensive ed offensive, e penso che a fine stagione i clivensi riscatteranno la metà del Modena".

Per restare a Verona?

"E' un ottimo giocatore che potrebbe fare comodo anche a società che competono per obiettivi più importanti".

In passato si vociferava di un possibile ricongiungimento con il fratello alla Fiorentina, è un'ipotesi percorribile?

"Non lo so, da Firenze non ho avuto alcuna indicazione in tal senso, però chi lo sa, anche lui è molto giovane (24 anni, ndr) e destinato ad un grande futuro".