VUCINIC: "Voleremo sulla Champions"

10/01/2009 alle 14:09.

CORSPORT - Ecco l'intervista integrale, oggi uscita sul quotidiano romano. Vucinic, campionato passato: Milan-Roma 0-1 e quell’uno è una sua capocciata vin­cente; Roma-Milan 2-1 e quel due è un suo destro da gioco, partita, incontro. Dicono che non ci sia due senza tre... «E’ vero, il Milan mi porta bene. Quei gol so­no due ricordi tra i migliori della mia carrie­ra, tra l’altro sia quello a San Siro che quello all’Olimpico sono stante anche due belle re­ti, ma sono pronto a firmare per non segnare domenica prossima a patto che la Roma alla fine della partita si ritrovi con tre punti in più in classifica».

«E’ vero, il Milan mi porta bene. Quei gol so­no due ricordi tra i migliori della mia carrie­ra, tra l’altro sia quello a San Siro che quello all’Olimpico sono stante anche due belle re­ti, ma sono pronto a firmare per non segnare domenica prossima a patto che la Roma alla fine della partita si ritrovi con tre punti in più in classifica».

Possibile?

«Possibile, anche se sarà durissima. Basta il nome Milan a far capire le difficoltà che do­vremo superare. E’ una delle squadre più im­portanti e forti del mondo».

Non c’è il rischio che troppe stelle non fac­ciano una squadra?

«Nessun rischio. Tra i rossoneri ci sono tan­ti campioni, Kakà, Maldini, Ronaldinho, See­dorf ».

E Beckham?

«E Beckham. Al di là di qualsiasi altra consi­derazione, è un campione. Ha vinto in ogni squadra in cui ha giocato. Se giocherà, sarà un pericolo in più».

E’ una sfida senza appello sia per Roma che per Milan? Ovvero chi perde rischia forte­mente di dover dire addio a obiettivi ambi­ziosi?

«Non credo sia l’ultimo appello. Non va di­menticato che dopo ci saranno ancora più di venti partite. Anche se i tre punti che saran­no in palio, sono molto importanti per en­trambe le squadre».

Roma senza , Milan senza Gattuso. Chi ci rimette di più?


«Sono due giocatori fondamentali. Anche se è . Lei, per esempio, conosce qual­ che giocatore che non vorrebbe giocare con il nostro capitano?».

E’ appena iniziato un nuovo anno, l’obiettivo della Roma è il quarto posto e nulla più?

«Penso di sì. E per un semplice motivo».

Quale?

«Che i primi tre posti sono stati già ipoteca­ti, Inter, , Milan».


L’Inter è al primo posto perché è la favorita?

«Sì. Anche se lo scudetto non lo ha ancora vinto».

Ammesso e non concesso che abbia ragione, la Roma su chi dovrà fare la corsa per il quarto posto?

«La Roma deve fare la corsa solo su se stes­sa. Se giochiamo come possiamo e dobbia­mo, possiamo farcela».

Ci può stare, ma quali saranno le squadre più difficili da raggiungere e superare?

« e ».

A proposito di : in maglia viola c’è il suo connazionale Jovetic. Che però gioca poco.

«Sta pagando il più grande difetto del calcio italiano».

E quale sarebbe?

«La mancanza di fiducia nei confronti dei giovani».

Eppure lei a Lecce è arrivato giovanissimo...

«E’ una piazza diversa, più piccola, ma state

tranquilli che pure a Lecce, se perdi tre par­tite di seguito, la storia si fa dura».

Abbiamo parlato degli obiettivi della Roma per questo nuovo anno. Ma quelli di Vucinic?

«Punto a segnare almeno venti-ventidue gol, comprese le coppe. Sono già arrivato a quo­ta dieci in questa stagione, voglio almeno raddoppiare».

Vucinic è specializzato a fare gol contro grandi avversari. Qual è stato quello più im­portante che ha segnato?

«Quello al Chelsea, all’Olimpico. Lì ha co­minciato a ripartire la Roma».

Nel suo 2009 c’è anche un nuovo contratto con la Roma?

«Io sono un giocatore della Roma».

Non ci sono dubbi, sulla carta fino 2011. Ma Real, Chelsea, Inter, hanno messo gli occhi su di lei.

«Il mio futuro è nelle mani della Roma. Io so­no legato a questa maglia e a questa à, ci vivo benissimo, per un eventuale nuovo con­tratto dovete parlare solo con il mio procura­tore, Alessandro Lucci».

Ok, passiamo ad altro. Recentemente ha det­to di ispirarsi a Ibrahimovic.

«Confermo. E’ un fenomeno. Ha tutto: piedi, testa, fisico, personalità. E’ lui l’uomo in più dell’Inter. E noi alla Roma lo sappiamo bene, l’anno scorso, ultima giornata, a Parma fin­ché lui è stato seduto in panchina, i campio­ni d’Italia eravamo noi. Poi...».

Poi?

«Passiamo ad altro».

Si può dire che sogna di diventare l’Ibrahi­movic della Roma?

«Certo che si può dire».

C’è una cosa che invidia allo svedese dell’In­ter?

«Il fisico. Ha una forza incredibile, oltre che una qualità eccezionale nei piedi».

In questo nuovo anno che Roma rivedremo?

«Io credo quella della seconda parte. I pro­blemi ce li siamo alle spalle, ma certo sarà necessario ricordare sempre quell’inizio con tante sconfitte, per continuare a risalire in classifica».

E come si spiega la sua alternanza di ren­dimento?

«La spiego con il semplice fatto che non sempre si può giocare bene».

Si dice che lei soffra un po’ l’ambiente ro­mano e romanista.

«Non credo proprio».

Si dice anche soffrirebbe la nuova rivalità con Menez.

«Si dice male. Io non soffro nessuna rivali­tà con lui. E’ un ragazzo giovane di grandis­sime qualità. Il fatto che sia arrivato alla Ro­ma, può farmi soltanto piacere».

Com’è il suo rapporto con Spalletti?

«Ottimo».

Se dovesse dirgli grazie, cosa direbbe?

«Lo ringrazierei per averm i fatto capire co­me ci si deve comportare quando si è in una grande squadra».

Da Zeman a Spalletti passando per Delio Rossi. Lei in Italia è stato allenato da allena­tori piuttosto offensivi.

«Attenzione, non confondiamo. Uno offen­sivo come Zeman non esiste nel mondo».

Ora la parola magica: . Obietti­vo finale a Roma...

«Noi la sogniamo».

Primo ostacolo al sogno, .


«Grande squadra. Con tanti giovani di stra­ordinaria qualità. Credo che saranno due sfi­de spettacolari perché sia noi che loro puntia­mo sul gioco».

La ha pescato il Chelsea, l’Inter il Manchester. E’ una bella sfida tra calcio ita­liano e inglese.

«Bellissima. Non sarà facile neppure per loro».

Roma esclusa, se dovesse indicare una fa­vorita per la ?

«Se dovessi fare soltanto un nome, per co­me sta giocando adesso direi il ».