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Panucci: "Voglio un trofeo qui"

02/01/2009 alle 08:14.

IL ROMANISTA - "Mi piacerebbe vincere un trofeo con la Roma". Migliori auguri Christian Panucci non poteva farli, ai tifosi giallorossi. Intervenendo al veglione televisivo di Canale 5, El Grinta è apparso in forma smagliante. Gli è bastata una battuta per risvegliare i romanisti dal torpore digestivo causato dalla ridda di torroni, pandori e uva passa. «Mi piacerebbe vincere un trofeo». Ok, quale? Fate voi. Panucci non lo dice, ma sogna la Champions. Di Coppe dei Campioni ne ha vinte due. Una con il Milan nella stagione 93/94, un'altra con il Real in quella 97/98. A 36 anni (il 12 aprile), e con la finale del 27 maggio che si gioca qua, a casa sua, per il vicecapitano romanista potrebbe essere l'ultimo treno. Potrebbe. Perché il futuro di Panucci è ancora in bilico. Dal primo febbraio, il giocatore potrebbe accordarsi con un'altra società. Il suo contratto scade il 30 giugno, ma la normativa sui trasferimenti gli permetterebbe comunque di trovare già da ora un'intesa altrove.

Panucci, sia chiaro, non ha alcuna intenzione di andarsene. Da Roma, anzi da Grottaferrata, non vorrebbe muoversi. Nello spogliatoio giallorosso è uno dei senatori, ma i gradi se li è sudati sul campo. La speranza di Christian è di prolungare per poi restare in società. Da dirigente. Fabio Parisi, socio di Oscar Damiani, procuratore del Grinta , ha spiegato al Romanista a che punto è la trattativa per il rinnovo: «Christian a Roma sta bene e vorrebbe chiuderci la carriera, ma ci devono essere dei presupposti. Diciamo che stiamo lavorando per crearli, non abbiamo sentito altre società. Certo, fino al 31 dicembre non potevamo accordarci con altri club, mentre da gennaio, entrando negli ultimi sei mesi di contratto, potremmo farlo. Ma la Roma rimane la priorità».

Non c'è rottura, si dialoga. A oltranza. Panucci vorrebbe restare sulle stesse cifre che già percepisce, con un contratto di due anni. Dunque, sui 3.7 milioni lordi. Sono gli stessi soldi guadagnati nella passata stagione. L'accordo è vecchiotto, però. Risale al 28 ottobre 2005, quando Christian concordò con la società di spalmare l'ingaggio. Permettendo così alla Roma di risparmiare qualcosa come 3.5 milioni lordi. La società è disposta ad avvicinarsi all'ingaggio attuale. Ma per un anno solo e con l'opzione sul secondo. Un accordo è possibile, come sempre in questi casi, a metà strada. Data la precarietà della posizione di Cicinho (che si fa, a giugno?), la Roma non può permettersi il lusso di lasciar andare via un difensore del calibro di Panucci. Probabilmente, se il laterale (centrale) non trovasse un accordo con la Roma, potrebbe anche decidere di tornare al Milan. I rossoneri non farebbero mai uno sgarbo ai Sensi. Se tuttavia non venisse raggiunta un'intesa con la Roma, Panucci potrebbe essere tentato dal tornare nella società che lo ha lanciato nel calcio che conta. Quando Trigoria riprenderà a lavorare anche sul fronte rinnovi, e dunque nei giorni che seguiranno l'Epifania, il prolungamento del contratto di Christian sarà una delle priorità. Per la Roma e per Panucci.