Panucci: "Anche io ho qualcosa da dire"

28/01/2009 alle 13:15.

CORSPORT - “Per adesso non rispondo, lo farò quando sarà il momento. Anch’io ho qualcosa da dire. Non lo faccio ora per rispetto della Roma e dei tifosi. Il comunicato che hanno fatto è un modo per difendersi. Se posso, in Italia non resto: proprio per rispetto verso i colori giallorossi che porto nel cuore. Io non ho attaccato nessuno, ho chie­sto di andar via per giocare. Non accettare la panchina non è un bel gesto, lo riconosco, ma un giorno spiegherò i motivi". Christian Panucci è in attesa. In serata ha por­tato il figlio Juan al cinema dopo aver incassato un brut­to colpo, il comunicato della società letto dal diesse Pra­dè, che conferma la linea dura nei suoi confronti. Panucci non è stato convocato per la partita contro il Palermo, ha ancora cinque giorni per trovarsi una squa­dra. Ieri ha rifiutato l’Hull City, ma c’è qualche altra of­ferta in Inghilterra che sta valutando con il suo procura­tore.


Panucci non è stato convocato per la partita contro il Palermo, ha ancora cinque giorni per trovarsi una squa­dra. Ieri ha rifiutato l’Hull , ma c’è qualche altra of­ferta in Inghilterra che sta valutando con il suo procura­tore. Anche in Spagna si sta muovendo qualcosa. Non c’è nulla di vero invece per quanto riguarda un possibi­le ritorno al Monaco, così come i contatti con
e Milan. Christian ripete: «Se posso in Italia non resto, per quello che la Roma rappresenta per me». Lo hanno cer­ Torino, Chievo, Samp e Lecce; Reja domenica gli ha fatto una battuta, per andare al . Ma bisognerà ve­dere se la Roma lo lascerà andare via. Può farlo solo se trova un’alternativa valida, ma al momento Pradè non ha avviato alcuna trattativa. Niente di vero per quanto ri­guarda i nomi circolati in questi giorni: Atouba, Natali, addirittura Burdisso. E neppure può tornare Andreolli, impegnato con il Sassuolo fino al termine della stagione.