IL ROMANISTA - "Non uso commentare le sentenze. È chiaro che sono rimasto stupito, visto quello che avevo letto". Se da una parte c'è stato, e c'è, la famiglia Moggi, dall'altra c'è stato, e c'è, Dario Canovi. Amici mai. E concorrenti è dir poco. «Questi personaggi - disse, una volta, a proposito della Gea - mettono in pratica l'arroganza del potere». Avvocato, agente di mercato, Canovi digerisce malvolentieri la sentenza della decima sezione penale del Tribunale di Roma sul processo Gea. Via l'accusa di associazione per delinquere, assolti tutti. O quasi: Luciano e Alessandro Moggi no. Facciamo un rapido passo indietro. Canovi non commenta la sentenza.




