TADDEI: "Per la Roma giocherei dappertutto"

03/12/2008 alle 17:34.

ROMA CHANNEL - Ecco l'intervista integrale che Rodrigo Taddei ha rilasciato alla tv tematica dedicata ai colori giallorossi questo pomeriggio. Dopo un periodo difficile, adesso state attraversando un periodo migliore. “Abbiamo avuto un inizio un po’ difficile, ora penso che la squadra stia ritrovando la migliore forma”. “Sì. E’ normale, questi ragazzi lavorano all’interno della Roma ma in pochi li vedono: i magazzinieri, i fisioterapisti. Noi che viviamo con loro ogni giorno sappiamo che lavoro fanno e non costa niente dare una mano a ragazzi che arrivano sempre per primi a Trigoria e vanno via per ultimi senza mai lamentarsi. Magari arrivano alle 5 del mattino con l’aereo e loro alle 8 stanno al lavoro”.

Dopo un periodo difficile, adesso state attraversando un periodo migliore.

“Abbiamo avuto un inizio un po’ difficile, ora penso che la squadra stia ritrovando la migliore forma”.

Tu sei un ragazzo semplice, che una volta aiutò i magazzinieri in difficoltà...

“Sì. E’ normale, questi ragazzi lavorano all’interno della Roma ma in pochi li vedono: i magazzinieri, i fisioterapisti. Noi che viviamo con loro ogni giorno sappiamo che lavoro fanno e non costa niente dare una mano a ragazzi che arrivano sempre per primi a Trigoria e vanno via per ultimi senza mai lamentarsi. Magari arrivano alle 5 del mattino con l’aereo e loro alle 8 stanno al lavoro”.

Tu hai fatto anche il ...


“Sì, in Brasile una volta l’ho fatto per 25 minuti. Era una partita tra Vasco e Palmeiras e il nostro fu espulso e io andai in porta, ma non sono andato tanto bene.”


Cosa si prova a segnare in un derby?

“A me piacerebbe segnare ogni partita, ma basta che la squadra vince per me è sufficiente. Il derby è una cosa bellissima, sia per noi che per i laziali. E’ vissuto in maniera diversa in qualsiasi parte del mondo e segnare in un derby è sempre una cosa particolare”.

Ti trovi bene nel nuovo ruolo?

“Per me va bene tutto. Non ho difficoltà a giocare in più ruoli. Ho fatto anche l’attaccante e il terzino. Per me non è un problema il ruolo”.

Non preferisci giocare sulla fascia?

“No, no. Io preferisco stare in campo e giocare. Il difensore centrale? Se c’è bisogno, per aiutare sono sempre a disposizione”.

L’album dei ricordi di tua mamma continua?

“Sì, assolutamente. Fina da quando ero dilettante mia mamma raccoglieva tutti gli articoli che mi riguardavano e li metteva in questo album. La prima avevo cinque anni”.

Quanto è stata importante per te la famiglia?

“La famiglia è tutto. Sono cinque anni che conosco il mio procuratore e lui e la sua famiglia sono diventati la mia seconda famiglia. Quando i miei non ci sono loro sono il mio punto di riferimento”.

Fuori dal campo cosa ti piace fare?

“Sempre le stesse cose. Vedo i miei amici, andiamo a mangiare, giochiamo a bowling, andiamo al cinema, facciamo un po’ di tutto”.

Quanto coinvolgi tua madre nel calcio?

“Quando viene allo stadio le devo mettere un parente vicino. Si arrabbia sempre. E’ la classica tifosa”.

Preferisci le donne more o le bionde?

“Non ho preferenze. Basta che trovo una donna che mi completi e non ho preferenze”.

Che personaggio è Julio Baptista?

“E’ grosso (ride ndr). Però è una persona molto semplice, una persona colta che subito si è messo a disposizione del gruppo e ha fatto amicizia con tutti. E’ un ragazzo che si integra subito per la sua semplicità”.

Chi è tra i brasiliani giallorossi quello più estroverso?

“Queste sono cose che non posso raccontare...”

Juan è quello che si sente meno di tutti.

“E’ così anche con noi. Però anche lui è una persona con la battuta sempre pronta, che ride sempre. E’ una persona fantastica”.

Doni ormai è un tuo amico.

“Sì, tra l’altro siamo compagni di camera. Siamo arrivati alla Roma sempre e siamo molto amici. E’ anche un ottimo . In Brasile dicono che un ‘o è frocio o è matto’. Ecco lui è matto”.


ha detto che spiegare i motivi della crisi iniziale giallorossa non è semplice. Tu che idea ti sei fatto?


“All’inizio è difficile parlare, soprattutto quando i risultati non vengono. Quando corri corri e il risultato non viene le cose diventano molto difficili. Dipende molto anche dagli episodi. Adesso è un momento più tranquillo. Siamo tornati sui livelli degli ultimi due anni”.

Su Cicinho.

“L’autogol l’ha vissuto male. Quando qualcuno ancora lo prende in giro lui ne risente perchè è un ragazzo con la sua sensibilità ed è dispiaciuto tanto. Adesso si sta riprendendo e speriamo che torni ai suoi livelli”.

Quanto ti piace Roma come à?


“Mi piaceva già prima che arrivassi alla Roma. Ora ho conosciuto la storia, le abitudini, tutta la à, adesso sarà difficile andarmene. E’ molto simile al Brasile. Mi ricorda San Paolo: traffico, clacson e casino. Mi trovo benissimo e anche mia madre e mio fratello”.


Tuo fratello è un collezionista di maglie.

“Per la verità quello che collezionava maglie era l’altro mio fratello, quello che ho perso. Abbiamo proseguito con Diego la tradizione di Leonardo”.

Gli obiettivi della squadra. La finale di a Roma sarebbe il coronamento di un sogno?


“E’ bello sognare, anche perchè è gratis. Noi pensiamo partita per partita. Sarà il nostro punto di forza se vogliamo raggiungere obiettivi importanti”.

Il primo gol in questa stagione?

“Spero presto”.

I tifosi della Roma si stanno mobilitando per la gara col Bordeaux.

“Non è una novità. Ovunque andiamo sono sempre tanti i romanisti che ci seguono”

Il tuo rapporto con i tifosi è cambiato nel corso del tempo?

“Quando arrivai le cose non andavano bene, la squadra andava male. Le contestazioni sono normalissime, il tifoso paga e deve contestare se lo vuole. Io mi trovo benissimo. Da quando sono arrivato fino ad oggi, e spero di rimanere qui per lungo tempo”.

Tu sei uno che mostra solo una parte delle sue qualità tecniche.

“Ognuno ha il suo ruolo in campo. C’è che fa il cucchiaio e c’è Taddei che corre e dà una mano e ogni tanto prova a fare la giocata di prestigio. Non voglio paragoni con . Come dice la pubblicità, per non ci sono paragoni”.


Il quarto posto adesso è una possibilità concreta.

“Dobbiamo pensare a noi, fare un passo dopo l’altro. Questa è la strada giusta”.

Mancini lo senti ancora?

“Da un po’ che non lo sento”.

L’anno scorso rilasciasti delle dichiarazioni un pochino polemiche nei confronti dell’Inter. Ricordi?

“Preferisco non ricordare, era una cosa un po’ polemica”.

Che impatto ha avuto Ronaldinho nel campionato italiano?

“E’ un grandissimo giocatore, non deve dimostrare nulla a nessuno. Lui è quello che ha vinto con il e che ha vinto con la nazionale brasiliana”.


L’esultanza di Taddei è sempre la mano sul cuore?

“Sempre. L’ho fatta per la prima volta in Brasile e non l’ho più cambiata”.

Ora la trasferta di Verona...

“Cerchiamo di prendere i tre punti. La vittoria sarà sempre il nostro obiettivo”.