CORSPORT - Gli ultimi giorni di vacanza in Brasile. Alexander Doni ha preparato il Capodanno in una fazenda in Mato Grosso, con tutta la famiglia al completo. Sabato sarà a Roma e si metterà subito al lavoro. Il portiere brasiliano è alla sua quarta stagione in Italia. E cresciuto giocando in giallorosso, fino a guadagnare la Nazionale. Nella Roma è diventato un punto di forza, un elemento fondamentale. E pensare che quando arrivò non lo conosceva nessuno. Pagò di tasca sua per riscattare il cartellino e tentare lavventura in Italia. La sua è una scommessa vinta. Lo abbiamo contattato alla vigilia dellultimo dellanno. Per parlare di Roma e delle sue ambizioni.
Che bilancio può fare del 2008 che si chiude stasera?
«Questa stagione era cominciata male. Tra settembre e ottobre abbiamo vissuto due mesi molto difficili. Linizio è stato disastroso a causa dei numerosi infortuni che ci hanno condizionato, ma poi la Roma è migliorata molto, è riuscita a chiudere bene lanno, considerando anche la qualificazione in Champions League. Però se devo estendere lanalisi a tutto il 2008, dico che resta il rammarico per come si è concluso lo scorso campionato. Io la penso come De Rossi. Questanno poteva restare nella storia, potevamo vincere lo scudetto, ma sono successe cose strane. Sarebbe stato un anno da ricordare, resta un anno comunque positivo».
La sfida di Champions League contro l'Arsenal è in programma tra meno di due mesi. Quante chance ha la Roma di passare il turno?
«La Roma in Europa ha sempre fatto grandi partite, sono fiducioso. Allinizio della stagione, quando sono usciti i sorteggi del girone di qualificazione e ci era capitato il Chelsea avevo sperato di arrivare primi, visto che ci siamo sempre migliorati. Ce labbiamo fatta. Ora il mio obiettivo è fare meglio degli anni passati, quindi superare gli ottavi di finale. Possiamo farcela anche se lArsenal è un avversario di tutto rispetto. Siamo convinti che ce la possiamo giocare contro qualsiasi avversario e possiamo andare avanti».
Quali sono i suoi obiettivi per il 2009?
«Arrivare il più lontano possibile in Champions League, considerando anche che la finale si giocherà a Roma. E poi come minimo entrare tra le prime quattro in campionato. Abbiamo i mezzi per farlo, sperando che gli infortuni con il nuovo anno non ci condizionino più».




