
«Dal mio punto di vista non se ne parla abbastanza, e quando lo si fa se ne parla a sproposito». Lo ha detto, sulla sclerosi laterale amiotrofica, grave malattia neurodegenerativa che sembra colpire soprattutto i calciatori, Gianluca Vialli oggi a Milano per presentare la nuova agenzia per la ricerca sulla Sla (Arisla).
«Sicuramente - ha aggiunto Vialli - è colpa di qualche magistrato che si traveste da ricercatore e che dà spiegazioni che nemmeno la scienza ha ancora dato».
«La sclerosi laterale amiotrofica - ha detto Vialli, che con Massimo Mauro ha costituito nel 2004 una Fondazione che oggi supporta l'Arisla - è una malattia su cui ci sono state molta disinformazione e strumentazione. È importante che se ne parli, ma non bisognerebbe distogliere l'attenzione dai malati e dalle loro famiglie, e invece scatenare una caccia alle streghe colpevolizzando qualche dirigente sportivo o medico sportivo, magari facendo una battaglia personale attraverso questo discorso. Riteniamo sia necessario fare chiarezza - ha concluso - perciò lasciando la parola agli scienziati».