Platini chiede di agire per il bene dello sport

28/11/2008 alle 13:18.

UEFA.COM - Michel Platini, Presidente della UEFA, si è rivolto ai ministri dello sport della UE a Biarritz . Fissare la specificità dello sport e l’indipendenza degli organi sportivi nella legislazione dell’Unione Europea, promuovere il fair play nel calcio europeo, arrestare il traffico di giovani calciatori, vietare i trasferimenti di calciatori minori di 18 anni. Questi i temi principali del significativo discorso svolto dal presidente della UEFA Michel Platini venerdì a Biarritz, in Francia, alla presenza dei ministri dello sport dei 27 paesi dell’UE.

Fissare la specificità dello sport e l’indipendenza degli organi sportivi nella legislazione dell’Unione Europea, promuovere il fair play nel calcio europeo, arrestare il traffico di giovani calciatori, vietare i trasferimenti di calciatori minori di 18 anni. Questi i temi principali del significativo discorso svolto dal presidente della UEFA Michel Platini venerdì a Biarritz, in Francia, alla presenza dei ministri dello sport dei 27 paesi dell’UE.

Azione ferma e decisa

Platini si è rivolto ai ministri e alle autorità politiche europee affinché vengano adottate misure chiare e decise in queste materie al fine di preservare e tutelare i valori dello sport europeo. Il presidente della UEFA ha sottolineato il ruolo del calcio europeo nella costruzione di un’Europa del futuro, evidenziando come questo gioco amato da milioni di cittadini europei non possa essere considerato una semplice attività economica o prodotto.

Specificità dello sport

“Lo sport non ambisce a porsi al di sopra della legge – ha spiegato Platini ai ministri -. Lo sport non è un’attività economica come altre. Lo sport è condivisione, superamento dei propri limiti, scambio e rispetto. Lo sport è emozioni. Il calcio è un gioco, non già un prodotto o un mercato. È spettacolo, non già business”.

Cambio di atteggiamento

“L’equità sportiva e l’equilibrio competitivo non può soggiacere ad arbitrarie leggi di mercato. L’Europa deve cambiare il proprio atteggiamento e prendere ispirazione dallo sport, anziché imporre su di esso modelli ideologici errati e preconfenzionati altrove”.

Modello sportivo europeo

“Da buoni cittadini europei, rivolgiamo l’appello ad aiutarci a convincere la Commissione Europea ad adottare linee guida che ci consentano di restare all’interno della legge europea senza compromettere la nostra autonomia, poiché abbiamo bisogno di maggiore certezza giuridica per andare avanti. Soltanto in questo modo possiamo tutelare il modello sportivo europeo, che si fonda su una struttura piramidale, sulla solidarietà finanziaria e sul principio di promozione e retrocessione, sinonimo di apertura verso tutti, grandi e piccoli, ricchi e meno ricchi…”.

Fair play finanziario e trasparenza

Platini ha affrontato poi il tema del fair play finanziario e della trasparenza. “In Europa vigono norme fiscali molto diverse… e i sistemi di concessione delle licenze, di controllo e di gestione finanziaria dei club di calcio comprendono una moltitudine di concetti e regolamenti distinti”.

Principio di sussidiarietà

“La UEFA non intende farsi carico del compito di armonizzare le questioni fiscali europee. La UEFA non imporrà il proprio sistema di licenze alle federazioni nazionali per le competizioni di loro competenza. Non lo faremo perché siamo legati quanto Voi al principio della sussidiarietà”, ha riferito il presidente della UEFA ai ministri.

Migliorare il sistema di licenze UEFA

“Tuttavia, quello che la UEFA può fare, e che stiamo seriamente valutando di fare, è di rafforzare e migliorare il nostro sistema per la concessione di licenze per le competizioni per club di nostra pertinenza. È in questo modo che intendiamo contribuire al fair play finanziario, e iniziare a rispondere alle aspettative delle molteplici parti coinvolte nel nostro sport”.

Traffico di bambini

Platini ha proseguito esprimendo la propria preoccupazione sul tema della tutela e dell’istruzione dei giovani calciatori. “Oggi, nel mondo e in Europa, esiste il fenomeno del traffico di bambini. Non userò giri di parole poiché la situazione è seria. Come altro potrebbe definirsi un fenomeno (…) che vede bambini di 12 e 13 anni strappati al proprio ambiente e alla propria cultura per unirsi a un business in cambio di denaro? Questo è quanto sta accadendo nel calcio…”.

Divieto di trasferimento per i minori

“Insieme alla FIFA stiamo studiando come intervenire, ma possono già essere prese misure che vietino i trasferimenti internazionali di minori, anche all’interno dell’Unione Europea. In numerosi stati Europei vigono severe regole che impediscono ai club, pena sanzioni sportive, di mettere le mani su giovani calciatori nei centri sportivi altrui. Tuttavia, queste norme non esistono a livello di Unione Europea”.

Situazione seria

“Quello che ai club non è consentito di fare a casa propria, è consentito spesso nei paesi europei limitrofi, in Africa e in America Latina, con conseguenze disastrose sui centri sportivi, nonché sul piano psicologico e formativo dei giovani calciatori. Se consideriamo che meno di un giovane su dieci che accede a un centro sportivo (di un club) riesce ad avere una carriera da professionista, si comprende la precarietà della loro situazione e l’importanza di un’istruzione che li prepari a una vita oltre il calcio”.

Questioni urgenti

È in questo contesto che vorremmo vietare i trasferimenti internazionali di calciatori minori di 18 anni all’interno dell’UE. Con questo non si intende creare un ostacolo alla libera circolazione dei lavoratori, bensì intervenire in una questione urgente che riguarda giovani in pericolo che necessitano di aiuto”.

Tappa importante e storica

“(Questo di ) Biarritz può rivelarsi un incontro come tanti altri – ha concluso Platini -. Oppure può rappresentare una tappa importante e storica nella difesa dei valori sportivi europei, che sono i valori stessi dell’Europa”.