
IL GIORNALE - A quasi 26 anni di età, Gianvito Plasmati ha messo a punto una nuova tattica per mettere in difficoltà il portiere avversario. Come? Abbassandosi i pantaloncini. È accaduto in Catania-Torino. Ci mancava solo questa trovata per aumentare il lavoro di Pierluigi Collina. Intervistato sullepisodio ha detto: «Vorrà dire che ora controlleremo anche se un giocatore si abbassa i pantaloncini in area». A suo dire il regolamento non punisce casi del genere come condotta antisportiva
I problemi veri di Collina sono altri. E su quelli imposterà il nuovo meeting con gli arbitri. Clamorosi gli errori di Brighi in Atalanta-Napoli e di De Marco nella partita vinta dal Milan sul Chievo. Per non parlare delle proteste della Fiorentina che, dopo la rete segnata da Gilardino con la mano a Palermo, si è vista negare tre rigori: «Per quanto ancora dovremo pagare quel gol?», si è domandato Pantaleo Corvino, diesse viola. Nello stage della scorsa settimana, il designatore ha posto laccento su tre questioni fondamentali: la volontarietà dei falli di mano (assurdo punire con il rigore il mani di Pazienza a Milano o quello di Comotto a Firenze), lespulsione sugli interventi violenti (da rosso diretto lentrata di Cordoba su Inler), la valutazione dei fuorigioco che nel turno precedente è stata disastrosa (nei casi dubbi, tenete la bandierina abbassata, il richiamo agli assistenti). Su questi punti il miglioramento è stato evidente. Ma è incredibile che luniformità di giudizio sia legata agli umori di giornata o ai messaggi di Collina. Se la diagnosi è questultima, stage a tutto spiano con ritiri settimanali a Coverciano.