CASSETTI: "I conti si fanno sempre alla fine"

25/11/2008 alle 18:56.

SKYSPORT - Rientrato ieri da un infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi di gioco, Marco Cassetti si è raccontato nel corso della trasmissione

 

Come vedi in campionato la Roma dopo il derby vinto?

"Adesso dobbiamo pensare partita per partita, non guardare troppo al futuro, concentrarci sulla partita che viene e dare tutto. Poi, se vengono risultati in serie vedremo, i conti si fanno sempre alla fine. Il gruppo è compatto, si lavora bene però, quando non vengono i risultati, inconsciamente all’interno di ogni giocatore subentra un po’ la paura di non riuscire più a vincere e, non avendo continuità di risultati, diventa sempre più difficile".

 

E in ?

"Dopo la vittoria interna con il Chelsea, la strada non è più così tanto in salita come era cominciata. Penso che possiamo essere una delle due candidate per passare il turno. Speriamo di passare come primi in classifica, però ci sono ancora due partite molto importanti e molto insidiose. Vedremo, però sicuramente siamo una delle due favorite".

 

Su Delio Rossi, suo ex allenatore.

"Ho un ricordo positivo, anche perché era stato lui a volermi a Lecce dopo l’esperienza di Verona. Sono arrivato al Lecce quando era stato promosso in Serie A, mi sono ambientato subito, ci siamo salvati dopo un girone di ritorno eccezionale, meglio non poteva andare".

 

Un ricordo di Zeman.

"Ho dei buoni ricordi sotto l’aspetto sportivo, abbiamo fatto tutti una buona stagione e sono andato in Nazionale. All’inizio non volevo giocare in quel ruolo da terzino, me l’aveva già proposto Delio Rossi l’anno prima e con lui ero riuscito a mantenere la mia posizione di esterno di centrocampo".

 

Poi la Roma…

"Sotto l’aspetto calcistico, ci sono state un po’ di difficoltà all’inizio, perché ero abituato a giocare in una provinciale, dove si hanno meno responsabilità, meno pressioni, rispetto a una piazza come può essere quella di Roma, dove ci sono obiettivi molto più importanti. All’inizio c’era un po’ di timore anche nello sbagliare il semplice appoggio. Poi, piano piano, con l’aiuto dei compagni e dell’ambiente è andata sempre meglio".

 

Sul gol in , a Lisbona.

"Era una partita del girone molto importante per noi: se non avessimo raccolto quel punto a Lisbona, quell’anno si sarebbe fatta molto difficile la qualificazione".