
La recente visita di Erik ten Hag a Roma, culminata con la sua presenza all'Olimpico per Roma-Juventus, non sarebbe stata un'iniziativa del club giallorosso, bensì una scelta personale dell'allenatore olandese. A riferirlo è il giornalista de La Repubblica Niccolò Maurelli, intervistato dal portale olandese VoetbalPrimeur.
Nonostante la presenza dell'ex tecnico del Manchester United abbia alimentato le voci su un suo possibile approdo sulla panchina della Roma, la realtà sarebbe diversa. "L'invito non è stato un'iniziativa del proprietario Dan Friedkin, ma una scelta di Erik ten Hag e del suo entourage", spiega Maurelli. "Ten Hag era a Roma semplicemente per visitare la città. Ha colto l'occasione per assistere a una grande partita di Serie A, come visitatore, senza un legame concreto con la Roma. E anche per rivedere Devyne Rensch, suo ex allievo all'Ajax".
Maurelli aggiunge che, sebbene una fonte giornalistica confermi un incontro avvenuto tra Ten Hag, Ranieri e Hummels (circostanza smentita dal tecnico romano), le possibilità di vedere l'olandese sulla panchina giallorossa sarebbero al momento scarse: "I Friedkin prendono spesso decisioni inaspettate, ma sarebbe molto insolito se Ten Hag venisse nominato ora". Le ragioni riguardano la tifoseria, dopo alcune scelte passate (l'esonero di De Rossi, l'ingaggio di Juric) che vorrebbe una "opzione sicura", e i risultati non convincenti di Ten Hag a Manchester, uniti alla potenziale barriera linguistica e culturale, non giocano a suo favore. Profili come Allegri, Pioli o Sarri sarebbero considerati più adatti.
Paradossalmente, un altro allenatore accostato in passato alla Roma, Francesco Farioli, pur non essendo attualmente oggetto di interesse concreto, sarebbe considerato dalla dirigenza un'opzione più interessante rispetto a Ten Hag. "Tra i due, penso che si sceglierebbe Farioli. Innanzitutto per il suo legame con l'Italia, ma anche per i suoi ottimi risultati con l'Ajax", conclude Maurelli.
(voetbalprimeur.nl)