Torino, Nkoulou: "Promessa di cessione non mantenuta". La risposta di Cairo: "Parola data dal vecchio ds, io non ne sapevo nulla"

06/09/2019 alle 21:36.
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LEQUIPE.FR - Torna a far parlare di sè Nicolas Nkoulou, il difensore del Torino che nel corso della finestra di calciomercato appena conclusasi era stato accostato alla Roma. A ridosso della prima giornata di campionato, il camerunese aveva fatto sapere di non essere sufficientemente concentrato per scendere in campo, mossa che aveva scatenato la reazione dei vertici granata. Queste le parole del centrale difensivo, a commento della vicenda: "Sono un uomo leale, onesto ed integro. Nella mia carriera, nessun compagno di squadra, allenatore o dirigente ha mai messo in dubbio la mia professionalità. Un professionista deve informare il suo datore di lavoro se non è nelle migliori condizioni per portare a termine i suoi compiti, e così ho fatto io con l'allenatore ed i miei compagni di squadra".

Prosegue Nkoulou: "Per me, un uomo è definito dal modo in cui rispetta la parola data. Sfortunatamente, mi sono reso conto che gli impegni sono difficili da mantenere. Ho preso atto  del fatto che i dirigenti hanno nuovamente bloccato la mia partenza. Fedele ai miei principi, torno al lavoro senza che questi eventi influiscano  sulla mia motivazione o sulla mia professionalità". 

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SKY SPORT - Arriva, a margine della conferenza stampa di presentazione di Simone Verdi, la risposta di Urbano Cairo, presidente del Torino intervenuto ai microfoni dell'emittente satellitare, alle dichiarazioni di Nkoulou: "Questo caso non si risolve con un’intervista a L’Equipe, ma con le scuse del giocatore. Lui sa cosa deve fare nei confronti della società, dell’allenatore e dei compagni di squadra, ci vuole rispetto. Il fatto che abbia deciso di non giocare prima di una partita importante è molto grave. Lo scorso anno il suo agente mi aveva informato che era arrivata una richiesta del Siviglia, io non volevo venderlo e gli avevo detto che se questa estate avessimo ricevuto una offerta straordinaria per lui ne avremmo parlato".

Cairo fa poi un non troppo velato riferimento all'attuale direttore sportivo della Roma, Gianluca Petrachi: "Poi è saltata fuori questa promessa dell'allora direttore sportivo di cederlo già al termine della prima stagione, ma io non ne sapevo nulla. Quando ho riscattato il giocatore, gli avevo promesso che se si fosse prospettata la possibilità di cederlo, avrei ascoltato l'interlocutore. Ma per farla diventare una cessione l'offerta deve essere adeguata, a maggior ragione se accettandola andrei a rinforzare una società concorrente a un prezzo che secondo me non è quello giusto. Un giocatore, se vuole andare via, può essere accontentato. Ma dobbiamo essere accontentati anche noi. Si era parlato di una cessione solo qualora fosse arrivata una offerta adeguata".