Il direttore sportivo del Torino Petrachi è oggi intervenuto nella conferenza stampa di presentazione degli ultimi acquisti dei granata. Petrachi ha anche approfondito la situazione Castan. "Lo volevo fin da subito - le parole del ds granata - Poi ci sono state un paio di circostanze. In primis il fatto che io fossi molto impegnato con la trattativa con Iago Falque e Ljajic, poi il fatto che Sabatini della Roma mi chiese di temporeggiare per capire l’intenzione della Roma. Contemporaneamente il buon Maksimovic ci disse che sarebbe rimasto e quindi la caccia al centrale si è un po’ smorzata. E alla fine c’è stato l’inserimento della Sampdoria. Ma io sono sempre rimasto in contatto con l’agente di Castan e alla fine abbiamo sfruttato l’occasione con grande soddisfazione reciproca. Lo seguivo da tanto tempo, prima ancora che arrivasse alla Roma, già al Pisa cercai di prenderlo, sarebbe stata la ciliegina sulla torta e forse saremmo riusciti a centrare la promozione. Non è uno che si risparmia, ed anche se il prestito è secco con la Roma c'è già un accordo per prenderlo la prossima stagione se dovesse tornarci utile come speriamo".
Un passaggio anche su Bruno Peres, ceduto proprio alla Roma in questa sessione di mercato: "Il Torino, in questi anni, aldilà dell’aspetto tecnico, ha un bilancio sanissimo. Al Torino fare un prestito con obbligo di riscatto non interessava. Poi è l'acquirente che, in base alla sua situazione, preferisce un’altra soluzione. E’ quello che ci hanno chiesto sia la Roma che il Napoli. Non abbiamo mai trattenuto con la forza un giocatore, ed è la storia a parlare. Credo sia controproducente tenere qualcuno contro la propria volontà. Glik è venuto da me ed è stato sincero. E infatti gli ho detto che lo avrei accontentato. Idem per Peres, che aveva chiesto in tutte le lingue di voler andare via, voleva spiccare il volo. Si è preso qualche giorno in più, ma è stato tutto concordato: è tornato, si è confrontato con l’allenatore, poi è partito. E' stato accontentato"