LEGGO (F. BALZANI) - Meno di un tempo in venti giorni, poi più nulla. La storia di Leandro Paredes con la Roma per ora è tutta qui: sette minuti contro il Verona, sei nel terribile finale di Torino con la Juve e ventidue contro il Chievo in casa. Tre spezzoni di fila tra il 27 settembre e il 18 ottobre per l’ex-talento del Boca, per quello che in Argentina considerano il nuovo Riquelme e per il quale Sabatini ha deciso di spendere quasi 9 milioni: 250 mila per il prestito, 3,5 per la prima metà e 4,5 per il riscatto finale. Domani contro il Palermo, complici le assenze in contemporanea di Keita, De Rossi e Nainggolan (ieri in visita a Rebibbia con la sorella), tutto lascerebbe presagire a un impiego di Paredes che a dire il vero si è inserito benissimo nel gruppo legando soprattutto con Maicon e Iturbe. Al Barbera, però, Garcia dovrebbe riproporre Florenzi: a centrocampo (come accaduto a Genova con la Samp) o nei tre dietro l’unica punta che dovrebbe essere Totti. Il capitano ieri ha saltato la seduta pomeridiana non tanto per il virus influenzale quanto per la botta al costato rimediata al derby che continua a dargli dolore, ma in mattinata ha effettuato lavoro differenziato e ce la dovrebbe fare così come Manolas che ieri ha svolto solo fisioterapia per un problema muscolare alla coscia.
Peggio che a Paredes è andata a Sanabria (11 milioni e zero presenze) e Uçan (15 milioni riscatto incluso e 4 minuti giocati). Il turco dovrebbe finire in prestito all’Empoli mentre il paraguayano è entrato nella top 10 del Torneo Sudamericano under 20 andato in scena in queste settimane e su di lui hanno pesantemente messo gli occhi Arsenal e Deportivo La Coruña. Il rischio è che possa fare la fine di Jedvaj, scartato da Garcia e diventato uno dei migliori terzini della Bundesliga tanto che il Leverkusen ha già presentato un’offerta di 8 milioni per l’acquisto definitivo del croato.