"Con Fabio, di cui sono procuratore da una vita, mi confronto ogni giorno ed è stato proprio lui a chiedermi di controbattere a tutte le falsità e cattiverie, fatte uscire da non si sa chi nella giornata di ieri. Swansea è stata una parentesi importante per il ragazzo, ma, come tutte le parentesi, è una storia chiusa. La frase “Un giorno forse tornerò” l’ha detta quando si è accomiatato dal club, dove è stato bene. Il suo unico obiettivo ora è recuperare al più presto per dare una mano alla squadra, specie in questo momento di difficoltà. Lui si sente già la Roma nel sangue, il suo unico pensiero, infatti, è fare bene per farsi riscattare dalla società. Fabio, per le caratteristiche che ha, è uno da Roma. Perché ha la cattiveria sportiva e la determinazione giusta per giocare nella Magica. Credo che, in questi primi mesi da romanista, Fabio abbia dimostrato quanto ci tiene a questa maglia e quanta voglia abbia di far parte della Roma per molto tempo. Abbiamo scelto la Roma, infatti, perché è un top club e perché siamo sicuri che sia perfetta per il suo essere giocatore. Non capisco il perché qualcuno abbia voluto mettere in giro tutte queste cattiverie.”

L'ex giocatore del Parma si sente parte intengrante del nuovo progetto giallorosso ed ha intenzione di essere confermato a fine stagione:  “Si sente al 100% dentro quest’avventura e sta facendo di tutto per tornare al più presto in campo e rendersi utile alla causa. Perché per lui, ormai, la maglia della Roma è una seconda pelle. Il progetto Roma continua a piacermi. Ritengo che Luis Enrique sia un allenatore con delle ottime idee, che va supportato e a cui va dato il giusto tempo. So bene che in Italia i risultati siano fondamentali, ma penso che la Roma sia all’inizio di un percorso che la porterà in alto. Certo non stanno vivendo un momento particolarmente felice e oltretutto si troverà ad affrontare, da qui a Natale, squadre in formissima.”