"Montella? Non sarà la prima scelta della Sampdoria". Pasquale Sensibile, nuovo direttore sportivo del club blucerchiato, ai microfoni di Questo è Calcio, contenitore serale di Tele Radio Stereo 92.7, analizza il momento doriano rivelando anche i dettagli delle indiscrezioni che lo volevano vicino alla nuova dirigenza della Roma.
"Quello che c'è stato in questi giorni c'è ancora ed è ovviamente legato al mio rapporto con Walter Sabatini. Il mio nome è stato speso grazie ai risultati raggiunti con il Novara, inizialmente ero stato accostato anche al Palermo. Associarmi ai capitolini è stato semplice
proprio per l'amicizia con Walter: probabilmente si è pensato che qualora avesse ricevuto l'incarico di organizzare uno staff tecnico mi avrebbe coinvolto. Posso dire che non c'è stata una proposta precisa: non avevamo elementi concreti su cui ragionare visto che fino a due giorni fa non c'era nemmeno l'ufficializzazione dell'arrivo di Sabatini. La Sampdoria? I dirigenti hanno incontrato diverse persone, portando avanti numerose candidature: penso si siano confrontati con Walter che quasi certamente avrà speso belle parole nei miei confronti. In rosa ci sono molti giovani di qualità - prosegue Sensibile - e in Serie B ci serviranno, viste le restrizioni della categoria".
Il nuovo dirigente doriano torna anche sul suo passato nella Juventus: i rapporti con il club bianconero non sono dei migliori. "E' una vicenda che a distanza di anni mi fa sorridere. Io so cos'è successo e sono a posto con la mia coscienza: la società riteneva di aver bisogno di un profilo diverso dal mio. Chi sa di calcio potrà interpretare a piacimento questa mia frase. Mi ritengo una persona che lavora sempre nell'interesse esclusivo del club che decide di puntare su di me".
Il percorso di Sensibile è ripartito da Palermo per poi approdare a Novara. "Quattro mesi dopo l'addio alla Juventus mi sono trovato a lavorare per Sabatini: grazie alla sua spinta emotiva la società rosanero riusciva a lavorare alla perfezione. Lo staff si muoveva a ritmi elevatissimi, soltanto così ho saputo lasciare alle spalle il brutto periodo. Quando poi ho deciso di camminare con le mie gambe, accettando l'incarico di direttore sportivo del Novara, sapevo di aver bisogno di un allenatore in grado di capirmi al volo. Tesser era reduce da quattro esoneri in altrettante stagioni, ho dovuto capire i motivi di quei fallimenti, scoprendo che erano stati più che altro incidenti di percorso. Al primo incontro ha colto subito il mio entusiasmo, il nostro binomio è basato su buona educazione, buon senso e rispetto dei ruoli. Se lo porterò alla Sampdoria? Ha un contratto di due anni con il Novara, dobbiamo rimanere concentrati sui prossimi venti giorni di campionato. Soltanto allora inizierò a pensare stabilmente al mio futuro, per adesso posso dire che non abbiamo ancora affrontato il tema dell'allenatore con la dirigenza blucerchiata".