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Per lui soltanto bei voti. Juan finora è stato una delle note migliori del Brasile, e se la Seleçao continua ad interpretare il ruolo della grande favorita il merito è anche della sua irresistibile coppia di difensori centrali composta dal romanista e da Lucio.
DIFESA INSUPERABILE - Così per prima cosa il tecnico ha pensato a forgiare una coppia di centrali imbattibile, o quasi, accanto ai quali ha inventato un terzino sinistro, Michel Bastos, trovato dopo lunghe ricerche e tanti esperimenti, e ha messo due che quest'anno ha vinto tutto, e al momento sono i migliori al mondo nei rispettivi ruoli, come Julio Cesar e Maicon. I quali, come Lucio, venerdì ritrovano un compagno dei trionfi italiani e di Madrid, ovvero Sneijder, e l'avversario più temuto nella sfida del Bernabeu, quel Robben che è la stella dell'Olanda e del Bayern Monaco. «Ma l'Olanda non è solo Robben, che comunque è un giocatore fortissimo, anche se per lui non sono previste attenzioni speciali - dice Juan -. Di calciatori bravi, specie in avanti, la "Laranja" (l'Arancia n.d.r.) ne ha molti e per questo è simile a noi, nel senso che cerca sempre di giocare al calcio e di privilegiare l'offensiva».
I PROBLEMI DELL'OLANDA - I problemi tra Van Persie e Sneijder possono essere un vantaggio per il Brasile?: «Queste cose non m'interessano - risponde - così come non voglio sapere con quale formazioni giocheranno: tanto l'Olanda è forte comunque, e ci stiamo pensando da quando abbiamo battuto il Cile, fra l'altro con un mio gol. È stato bellissimo, ho realizzato una cosa che sognavo fin da bambino, ovvero segnare, io che faccio il difensore, in un match dei Mondiali. Subito dopo esserci riuscito mi sono venuti in mente mia moglie e mio figlio».
SULLA ROMA - Secondo Juan il modo migliore di gestire questa sfida sarebbe di «fare il nostro gioco e cercare di segnare per primi, perchè sappiamo che una volta in vantaggio di solito sappiamo controllare bene la partita». Per lui e Lucio finora ci sono stati tanti elogi: arriverà il giorno in cui giocheranno insieme anche in un club?: «Non so quale sia la situazione contrattuale di Lucio - risponde - ma io con la Roma ho altri tre anni, sto molto bene e sono felice. In questa stagione ho fatto il 70-80% delle partite e i risultati si vedono anche adesso. Comunque se io e Lucio andiamo così bene il merito è anche dei compagni: Dunga è molto esigente con i centrocampisti in fatto di marcature e con gli attaccanti che devono rientrare. È tutta la nostra squadra che sa difendersi bene, per questo è così difficile farci gol».
(corrieredellosport.it)