Queste le parole di Stefano Sorrentino, da mesi nell'orbita della Roma '1927'. L'anno scorso sembravi ad un passo dalla Roma, poi non se ne fece più nulla. Perché? "Sono due anni che andiamo avanti così. In parte sono romano e so delle varie notizie che giungono dalla Capitale. Non se ne fece più nulla perchè la Roma chiese il trasferimento con la formula del prestito secco, come con Lobont, ma il Chievo giustamente non accettò. Per ora una trattativa vera e propria non c'è, vedremo in seguito".
L'anno scorso sembravi ad un passo dalla Roma, poi non se ne fece più nulla. Perché?
"Sono due anni che andiamo avanti così. In parte sono romano e so delle varie notizie che giungono dalla Capitale. Non se ne fece più nulla perchè la Roma chiese il trasferimento con la formula del prestito secco, come con Lobont, ma il Chievo giustamente non accettò. Per ora una trattativa vera e propria non c'è, vedremo in seguito".
Quali sono le tue intenzioni? Ti senti pronto per il grande salto?
"Certo, la priorità è giocare, però nel caso dovesse andare in porto questa trattativa sarei pronto a giocarmi il posto con Julio Sergio, che ha vissuto una grande annata. Non sarebbe un ostacolo, sono dell'idea che è sempre il campo a decidere. So benissimo che mi giocherei fino in fondo le mie chance, poi sarà il mister a decidere. Sono molto critico con me stesso, si può sempre migliorare. Accetterei la Roma, sapendo però di avere l'opportunità di giocarmela alla pari: partire già come secondo portiere sarebbe anche un pò frustrante. Mi sento in un periodo decisivo della mia carriera".
Domanda extra campo: cosa ne pensi delle dichiarazioni di De Rossi e della Tessera del Tifoso?
"Per quanto riguarda la Tessera, sono d'accordo fino ad un certo punto. L'ultima di campionato con i tifosi della Roma a Verona ha rappresentato un'immagine e un'emozione indimenticabile. Sulle dichiarazioni di Daniele, lui ha fatto quest'esternazione spinta per lo più dalla sua romanità e sincerità. Di vicende brutte ce ne sono state diverse, ma non sempre gli ultras sono la parte cattiva del calcio. Le istituzioni dovrebbero guardare di più in casa propria e non parlare a sproposito, di problemi ce ne sono già a sufficienza".
Un tifo come quello della Roma, può influire sulla scelta di un tuo eventuale trasferimento?
"Assolutamente si, ovviamente in positivo. Lo spettacolo del Bentegodi è stato magnifico, un'intera città che spinge la propria squadra".
Quanto ti affascina l'idea di giocare la Champions?
"La Champions sarebbe sicuramente una vetrina importantissima, una bella possibilità. Ho già avuto la fortuna di farlo in Grecia ed è stato bellissimo. Di sicuro l'Europa mi darebbe quella spinta decisiva per accettare un'eventuale offerta".