CORSPORT (P. TORRI) - « Il mercato della Roma è chiuso » , così fanno sapere dalle parti di Trigoria. Detto che ci riesce difficile capire quando mai sia stato aperto, la realtà dice che a meno di due giorni dalla chiusura ufficiale della sessione estiva, la Roma continua a fare da spettatrice non avendo quel minimo da spendere per poter almeno provare a prendere quel portiere che, pure, Spalletti..
Cè chi dice che proprio questa dichiarazione di mercato chiuso, sia il modo migliore per spegnere i riflettori, per consentire agli uomini di mercato giallorossi di operare in extremis sul portiere o sulla punta, altra richiesta specifica del tecnico. Sarà, ma cè da crederci poco, soprattutto alla luce di un budget che per Daniele Pradè, suo malgrado, è sempre stato zero, anzi meno trentacinque milioni di euro. Insomma la speranza, a meno di clamorose sorprese, è legata a una cessione dellultima ora. Cessione di chiunque o quasi. Purché, però, arrivi unofferta. La voce che voleva il Liverpool intenzionato a prendere Julio Baptista, per ora è rimasta tale, del resto il club di Rafa Benitez ha già dato alla Roma venti milioni di euro per il cartellino di Alberto Aquilani che tra due- tre settimane dovrebbe fare il suo esordio con la maglia dei reds.
Una voce, ieri, è nata intorno a una possibile partenza di John Arne Riise. Voce che voleva il Bayern Monaco, dopo i recentissimi acquisti di Robben e Rafinha, interessato anche al cartellino del norvegese. La Roma ha smentito che a Trigoria si sia fatto vivo qualche dirigente del club tedesco. E di conseguenza ha pure azzerato le voci che volevano, una volta venduto Riise al Bayern (un Riise peraltro che negli ultimi tempi non è più in straordinari rapporti con Spalletti, conseguenza diretta dellesclusione subita dal giocatore a Marassi), con i soldi incassati si sarebbe presentata a Liverpool, questa volta per acquistare Dossena, nazionale italiano a cui non dispiacerebbe tornare a casa, nonchè giocatore da sempre apprezzato dal tecnico romanista.
Niente, invece. Non resta che sperare in un colpo di coda finale, soprattutto in chiave portiere, dove in attesa del recupero di Doni (non prima di ottobre), Spalletti dovrà continuare ad affidarsi ad Artur che, oltretutto, deve fare i conti con una piazza che quando prende un pallone in uscita sente gli applausi dellOlimpico. Applausi che tutto sono meno che di apprezzamento.