Lippi spinge Spalletti a Torino

05/05/2009 alle 18:51.

IL MESSAGGERO - Guerra fredda. E nemmeno poco. Luciano Spalletti, domenica, è stato molto chiaro. «Se il problema sono i soldi, li lascio». E ha aggiunto «per il bene della Roma». Come a dire, sono disposto a farmi da parte. Già, facile. E la società? A mandare via l’allenatore non ci pensa nemmeno. Spalletti, contratto fino al 2011, guadagna circa due milioni di euro netti a stagione, più ci vuole un altro milione e mezzo per coprire gli stipendi del suo staff composto da ben sei persone, Daniele Baldini, Marco Domenichini, Luca Franceschi, Paolo Bertelli, Adriano Bonaiuti e Aurelio Andreazzoli. Il tecnico rinuncia ai soldi (anche per i suoi collaboratori) e resta fermo? No. Perché i suoi uomini non possono fare la stessa scelta, vista la diversità di stipendi. Può nascere, se già non è nata, qualche frizione. Quindi, Spalletti rinuncia ai soldi se ha una squadra alle spalle. Proprio come era successo la scorsa estate, quando sarebbe andato al Chelsea. Solo che, ora, non ha alcuna squadra alle spalle. Anche se a Torino, sponda Juve, prende quota la sua candidatura.


Galliani, amico di Rosella Sensi, alcuni mesi fa chiese alla presidentessa se poteva liberare Spalletti per il Milan. Ma la risposta è stata no. Il dirigente rossonero anche domenica ha continuato a lusingare il tecnico della Roma, pur ammettendo che il prossimo allenatore del Milan sarà ancora . Quindi, come non pensare che dietro a Spalletti non ci sia più il club di Berlusconi? L’altra sirena si chiama , ipotesi che in queste ore sta riprendendo quota. Quello che rimbalza da Torino è che il ì Marcello Lippi ha escluso che sarà, lui né ora né mai, l’allenatore della (si pensava a un suo ritorno insieme col fido Ferrara) e che avrebbe consigliato a Blanc, amministratore delegato del club, di prendere proprio Spalletti, disposto pure a stare fermo un anno prima di fare il passo torinese. Così, in futuro, un successivo ingresso di Lippi nella non sarebbe mal visto da Spalletti, proprio perché tra Marcello e Luciano c’è una amicizia consolidata. Tra l’altro la sta pensando di rifondare la squadra con la cessione di Buffon, verso Manchester (van der Sar smette) o
. E Claudio Ranieri a Trigoria verrebbe di corsa.


Tornando a Spalletti, la società non è convinta di lasciarlo andare, ma il problema è che i rapporti non sono più idilliaci con la proprietà (e con la squadra, alcuni giocatori gli contestano i metodi di lavoro, troppo pressanti) e soprattutto non si sa quale sarà il futuro della famiglia Sensi. E anche questa incertezza spaventa Spalletti.

Intanto, il dubbio per Cagliari si chiama J.Baptista, che contro il Chievo ha rimediato un problema muscolare. Aquilani resterà a Londra fino a giovedì, venerdì. Doni si opera martedì prossimo a Anversa. Dusan Djuric, centrocampista svedese dello Zurigo, piace alla Roma. Il costo: 3,5 milioni di euro.