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Gli agenti italiani: vecchie volpi e giovani rampanti

27/03/2009 alle 00:56.

CORSPORT - Se andate sul sito della Fifa, alla sezione agen­ti di calciatori, troverete la cifra dei procuratori affiliati al massimo organismo inter­nazionale: 482. Ci batte solo la Spagna, che ne annovera 550 e dove vive e lavora un uomo-mercato che è un’isti­tuzione: Ernesto Bronzetti. Siamo un paese di calciofili e nel settore degli agenti di cal­ciatori la tendenza è confer­mata. Tanti e molti di questi attivissimi in uno scenario che ha perso la Gea. Oggi è sempre in pista un ristretto gruppo di procuratori della vecchia guardia: da Giovanni Branchini (lavora insieme a Carlo Pallavicino) a Dario Canovi e Claudio Pasqualin, da Sergio Berti a Bruno Car­peggiani, da Moreno Roggi a Oscar Damiani, da Silvano Martina a Vincenzo Morabi­to. Manager abituati da anni a lottare sul mercato, ancora oggi punti di riferimento per molte società.

E mentre gli ex Gea conti­nuano separatamente l’atti­vità, c’è un folto gruppo di procuratori che stanno au­mentando le proprie quota­zioni. Alcuni giovani, alcuni meno, comunque tutti ag­guerritissimi.

IUn esempio: l’avvocato Giuseppe Bozzo ha costruito la carriera di Cassano, lo ha riportato (feli­cemente) in Italia e ora si è assicurato anche la procura di Quagliarella, dopo i vari Perrotta, Palladino, Motta. Oppure Claudio Vigorelli, capace di avere un’intuizio­ne felice: il rampante Santon. C’è poi una serie di manager che lavorano molto con l’estero, come Vincenzo D’Ippolito, grande conoscito­re del calcio uruguaiano, co­me Virgilio Di Legge, attivo in Francia e Brasile, come Pierpaolo Triulzi, che in Ar­gentina ha fondato una socie­tà con Gustavo Mascardi. O come Franco Granello, socio di Steve Kutner, manager di Lampard (senza contare gli stranieri che lavorano in Ita­lia, tipo Vlado Borozan, ma­nager di Ivanovic del Chel­sea). E infine ci sono gli ex calciatori che si stanno fa­cendo largo, come Davide Torchia (il talento del Paler­mo Mchedlidze è roba sua, la rivelazione Ariaudo idem) o come Renzo Contratto o Lio­nello Manfredonia, che ha iniziato come dirigente e poi è diventato procuratore.