All’apertura del calciomercato, ha parlato Walter Sabatini rilasciando dichiarazioni anche sulla Roma e sul suo ex proprietario, James Pallotta.
Quanto è forte la tentazione di tornare a Roma?
"No: ho un impegno con Bologna e con Saputo, sono un uomo di parola e onoro gli impegni".
Dzeko è oggetto del desiderio delle grandi: lascerà Roma?
"Spero che non lasci la Roma. Lo spero per affetto familiare. Mio figlio lo adora, sarebbe una delusione insopportabile per lui e in parte anche per me. Però alla sua età è giusto che faccia una scelta congrua ma sarà meglio evitare la Roma da capitano".
Si sarebbe aspettato Pirlo alla Juventus?
"Presi Rudi Garcia e dissero che presi il Sergente Garcia di Zorro. Veniva dal Lille, non lo conosceva nessuno. Nel calcio dobbiamo prenderci rischi, sennò muore, deprime. E' una scelta sensata, conoscono il valore tecnico e umano del ragazzo. Farà molto molto bene".
Quanto resterà fermo Spalletti?
"Se gli dessero oggi una panchina, correrebbe a prendersela, è in astinenza da calcio. Parliamo di un allenatore straordinario. Dove va Allegri? Ditemelo voi... Io lavoro al Bologna che per me è il gotha del calcio ma sono anche realista. Che c'entro io con Messi, Tonali, Conte?".
A Roma si è chiusa l'era Pallotta. Cosa non ha funzionato?
"Pallotta non si è innamorato di Roma e della Roma. Non si fa calcio senza amore e passione. Il calcio senza passione vera è impraticabile, la sofferenza più grande del calcio degli ultimi mesi sono gli stadi vuoti. Il calcio senza la passione vera è Subbuteo".
Avrebbe mai preso Pirlo?
"Sì, perché mi piace rischiare, inventare. Garcia veniva dal Lille, era in vacanza in Marocco, la mattina dopo era in un hotel di Milano e abbiamo chiuso in un'ora. Ha fatto una grandissima prima stagione, dieci vittorie consecutive, era un neofita del calcio italiano, totalmente a digiuno di conoscenze ma ha fatto benissimo. Pirlo ha qualche prerogativa in più, era allenatore in campo e farà benissimo"