CORSPORT (A. MAGLIE) - Vincenzino saluta. « La Roma è la mia debolezza ». Ormai è il segreto di Pulcinella: lo sa bene anche il presidente, Nino Pulvirenti che non pensava di dover scegliere anche un nuovo allenatore dopo aver chiamato un altro amministratore delegato. « Alternative? Non le ho prese in considerazione per un motivo semplicissimo:
DEBOLEZZA - Nella vita c'è sempre un «ma» e il suo «ma» è un po' più al nord e si materializza all'ombra del Cupolone. Lo ammette, senza peli sulla lingua e senza giri di parole: « La Roma è la mia debolezza non soltanto per la mia storia da calciatore, per la mia vicenda professionale, ma anche per
questioni familiari. A Roma, ad esempio, ero abituato a portare i miei figli a scuola. Al momento non ci sono che voci. Ad oggi di reale non c'è nulla. Con Pulvirenti c'è un grande rapporto, ci incontreremo per valutare ».
Sa bene che Roma non è passeggiata: piazza complessa. Afferma: «I rischi ci sono dappertutto, questo mestiere non ti permette di gioire. Se non parti bene rischi dappertutto ». Non vuole forzare i tempi ma sa che a volte i tram vanno presi: « Le mie scelte sono state sempre ponderate. So aspettare. Però, in determinate situazioni... ». Quali situazioni? Lautorevolezza del club che si presenta? Nega: « Non è la paura di perdere la grande squadra che mi sollecita a compiere determinate scelte. E' la paura di perdere delle situazioni che mi convince in un senso o in un altro. L'anno scorso pensavo che il mio futuro di allenatore sarebbe stato lontano da Roma. Ora penso che le situazioni possano essere diverse. In ogni caso, ripeto, non c'è nulla concreto: so di avere un contratto e ho intenzione di rispettarlo. Ci vedremo col presidente e cercheremo di capire cosa si può fare