IL TEMPO (G. GIUBILO) - Una poltrona per tre, non si modifica di un virgola il discorso relativo allo scudetto. Una poltrona per quattro, lunico posto ancora disponibile per la Champions, dopo che la recente volata ha riproposto una concorrente temibile come la Juventus. Un lungo sprint, sei tappe il cui esito è legato a molti fattori, troppo facile costruire teorie, anche se il nostro campionato è puntuale nelloffrire riscontri contraddittori rispetto ai dettami della carta. Lo stato di forma propone ai vertici delle preferenze la Lazio e la Juve, in crescita, stabile la condizione della Roma, in flessione quella dellUdinese.
LUdinese sarà la sola a dover arbitrare per due volte la rincorsa allo scudetto, già domenica sarà a Napoli poi ospiterà il Milan nellultimo turno, quando però i giochi potrebbero essere già fatti, discorso valido anche per la Juve che chiuderà in casa contro i campani. Un solo incrocio per luna e laltra delle romane, Milan in casa giallorossa alla terzultima, Lazio in visita allInter, seconda trasferta consecutiva dopo Catania. Scontri diretti, ancora impegno pesante per i biancocelesti che avranno in rapida successione la Juventus a Roma e il viaggio al Friuli. La sola estranea ai confronti che valgono virtualmente sei punti resta dunque laltra squadra della Capitale, sembra proprio che le possibilità di Montella di centrare il traguardo, assicurandosi forse un futuro personale insperato, sia legato più agli umori degli interpreti che alle scadenze dettate dal calendario, innegabilmente tuttaltro che terribile, quattro partite allOlimpico e una sola avversaria di primo piano come il Milan, le trasferte a Bari e a Catania non proibitive. Certo, se tutto andasse secondo auspici, lultima di campionato sarebbe decisiva con la Sampdoria allOlimpico, precedenti inquietanti per i giallorossi. La Roma può sperare che per quella data Cavasin non sia stato ancora cacciato.




