Pastorelli (console italiano): "Roma e Boston un legame forte"

08/02/2011 alle 11:05.

CORSPORT (R. ZANNI) - Non si tratta solo di calcio. La trattativa avviatissima tra Thomas DiBenedetto, la sua cordata e la Roma non poteva passare inosservata nemmeno alle istituzioni italiane. Il calcio è sì sport, ma rappresenta una fetta importante della vita sociale nostrana e adesso questo “spicchio” si è allargato ulteriormente andando a comprendere anche una città importante come Boston

CORSPORT (R. ZANNI) - 
Non si tratta solo di calcio. La trattativa avviatissima tra Thomas DiBenedetto, la sua cordata e la Roma non poteva passare inosservata nemmeno alle istituzioni italiane. Il calcio è sì sport, ma rappresenta una fetta importante della vita sociale nostrana e adesso questo “spicchio” si è allargato ulteriormente andando a comprendere anche una à importante come Boston. Si sta avviando quasi un gemellaggio tra le due metropoli, an cor prima della uffi cializzazione dell'avvenuto passag gio di consegne agli americani. La conferma, importante, è arrivata ie ri dalle parole del dottor Giuseppe Pastorelli, console generale della nostra rappresentanza diplomatica a Boston. «Ho seguito e lo sto facen do tuttora tutta la vicenda - ci ha spiegato il console - io ho assunto l'ncarico qui nel consolato di Boston da soli tre mesi e finora non avevo avuto l'opportunità di conoscere Mr. Thomas DiBenedet to, ma l'ho già con tattato per chieder gli un incontro credo sia importante co noscerci, perchè la sua eventuale ac quisizione della Ro ma rappresentereb be un fatto molto im portante per tutti, sia qui a Boston che in Italia. Se non sbaglio sareb be il primo americano a diventare proprietario di una società italiana e poi del calibro della Roma ». Il dottor Pastorelli tra l'altro a Roma ci è nato e quindi sa benissimo qua le può essere la portata di una simile operazione nella capitale, ma al tempo stesso sottolinea l'importanza che può avere per Boston e per i rapporti con la capitale.« Senza dimenticare - sottolinea -che poi sitratta di un italo-americano, che qui ha fatto fortuna, un aspetto ulterior mente positivo di tutta l'operazione. A Boston la comunità italo- ameri cana è molto forte e sono sicuro che, una volta arrivati alla conclusione, quando saranno avvenuti i passag gi della proprietà, tutto ciò sarà an che un ulteriore spinta a rendere i legami tra Boston e Roma ancora più stretti».



IMMEDIATO CONTATTO 
- Dall'acquisto di un club di calcio quindi potrebbe ro nascere altre cose, il pallone po trebbe diventare un “' veicolo” per avvicinare due grandi à legate anche dal fatto che la comunità ita liana, o italo-americana, qui ha ra dici profonde. Ecco perchè il console Pastorelli non ha voluto perdere tempo chiedendo un incontro con DiBenedetto, per conoscerlo e ov viamente anche per conoscerne i piani. Si dovrebbero vedere nel gi ro di un paio di settimane, probabil mente non appena sarà arrivata la firma.« Ho contattato i suoi ufficici ha detto ancora il console riferendosi a DiBenedetto -ma la risposta è stata che era in viaggio, fuori da gli Stati Uniti ».



LA RICERCA CONTINUA 
- Ieri dalla sede di una delle sue società, anche a noi è stato detto che Mr. DiBenedetto si trovava in viaggio. L'ultimo avvista mento era stato Fort Myers, in Flo rida, poi da lì sarebbe dovuto parti re domenica, destinazione New York? Oppure Boston? Oppure fuo ri dai confini? Intanto però nella continua ricerca di Mr Thomas Di-Benedetto, che, da quello che sem bra, pare non abbia mai rilasciato interviste qui a Boston, ma a Tre mont Street, dove hanno la sede-re capito postale alcune delle sue so cietà, avrebbe anche un apparta mento, in un condominio al 151. Se così fosse davvero, confermerebbe Tremont Street come “la strada” di Mr. DiBenedetto a Boston, forse an che la futura “residenza” bostonia na della Roma?