IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Estate 1960 a Roma: correva Livio Berruti e le colombe si alzavano in volo sul Prato dello Stadio Olimpico. Io, ragazzo, ero nel pubblico per la prima volta. Lanno dopo ero in Curva Sud, a tifare per la Roma. Il capotifoso indiscusso, allepoca era poco più grande di me. Si chiamava Dante e credo facesse il macellaio.
IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) -
Estate 1960 a Roma: correva Livio Berruti e le colombe si alzavano in volo sul Prato dello Stadio Olimpico. Io, ragazzo, ero nel pubblico per la prima volta. Lanno dopo ero in Curva Sud, a tifare per la Roma. Il capotifoso indiscusso, allepoca era poco più grande di me. Si chiamava Dante e credo facesse il macellaio. Entrava pochi minuti prima dellinizio, noi ragazzi gli tenevamo il posto, proprio sopra lultima balconata accanto alla Monte Mario, dove adesso ci sono i distinti. Ed era una festa, con Manfredini, Lojacono e tutti gli altri venuti dopo. Da allora, sono sempre stato un invasato della Roma. Mi è tornato in mente in questi giorni, seguendo la vicenda Totti, uno che non ha mai nascosto di cosa è fatta la sua passione. Penso, con grandissimo dolore, che se la A.S. Roma costringesse Francesco ad andare altrove, perderebbe anche me. Naturalmente soffrirei moltissimo, perché non esiste unaltra patria calcistica dove potrei andare.
Eppure, lo so con certezza, dopo 50 anni smetterei di tifare. Come se mi fosse venuta una malattia. Cè bisogno di spiegare perché? Forse si, perché non mi è successo con Agostino Di Bartolomei, che pure mi è tanto piaciuto. E Giannini, Conti, Ancelotti, Pruzzo sono altrettante icone. Ma Totti é Totti: mi sono vergognato quando Ranieri lo ha masso in campo al novantesimo. Non penso che debba giocare sempre e a tutti i costi, però a Genova era fuori e sarebbe dovuto restarci. Ora spero che tutto vada a finire bene: dal mio punto di vista, scusate, meglio cambiare allenatore e perfino proprietà, che buttarsi alle spalle 50 anni giallorossi. Solo due cose, per finire, perche dopo Cesena ci aspetta un derby di Coppa Italia. Sono stato in India a Natale e la gente mi chiedeva da dove venivo. Da Roma, la mia risposta. Roma? Totti, la loro risposta. Mi dispiace per i laziali che non proveranno mai una sensazione simile. Risultati a parte.