
A margine della dell'incontro presso lAula Magna dellUniversità La Sapienza di Roma, dove ha avuto luogo un seminario nell'ambito dei festeggiamenti per il Decennale dell'UTR dal titolo: Storia della A.S. Roma: leggende, aneddoti e curiosità, il coordinatore dell'As Roma, Gian Paolo Montali, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al cronista de LAROMA24.IT e agli altri cronisti presenti de IL ROMANISTA e della GAZZETTA DELLO SPORT
"Ieri abbiamo giocato contro una buona squadra e abbiam fatto bene. Siamo molto felici, perchè abbiamo battuto due buone squadre. Ce l'eravamo prefissato come obiettivo. Sei punti molto importanti ottenuti col giusto atteggiamento"
Sabato contro l'Inter l'ultima partita del curvone: quanto è importante?
"Sabato giochiamo contro i migliori, contro la squadra più forte. Non c'è niente di più nobile di giocare e provare a vincere contro la squadra più forte. Noi ci arriviamo con la consapevolezza di aver lavorato molto bene in questi ultimi 4 mesi. Siamo concentrati, sereni perché quello che abbiam fatto fino adesso nessuno ce lo potrà togliere. Guardiamo in avanti abbiamo 8 partite"
Non c'è il rischio che la Roma sia troppo carica per la partita di sabato?
"Assolutamente no. La squadra e lo spogliatoio sono maturi come mai ho visto nella mia carriera. Sono uomini veri, grandi giocatori. Quando dicevo che Inter e Milan potevano avere qualcosa in più sulla carta, in campo poi non ci va la carta, ma ci vanno gli uomini e in questo la Roma non è seconda a nessuno"
E' più pericoloso Mourinho nelle dichiarazioni pre partita o quello che fa Eto'o in campo?
"Mourinho è l'allenatore dell?inter. Fa bene il suo lavoro e farà altrettanto la sua squadra in campo. La cosa più difficile saranno quei 90' in campo e riuscire a fare la cosa giusta in campo"
Come è stato accolto e come si è integrato nella Roma?
"Devo ringraziare Rosella Sensi per questa opportunità. Poi tutto il resto dello staff da Bruno Conti, Pradè e la Mazzoleni. Senza il loro atteggiamento positivo nei miei confronti avrei potuto far poco. Se sono riuscito a dare una mano alla società è merito loro"