Il presidente dell'istituto dell'Istituto del Credito Sportivo, Andrea Cardinaletti, ha proprio in mattinata siglato un accordo con un fondo di trenta milioni di euro in tre anni per ristrutturare o realizzare nuove strutture sportive nel Lazio. Protagonisti la Regione Lazio, l'istituto per il credito sportivo, Banca Impresa Lazio e il Coni.
LAROMA24.IT ha incontrato Cardinaletti, e ha posto alcune domande, principalmente sulla questione stadio AS Roma e sull'eventuale accordo con l'istituto stesso, insieme alle colleghe Luigia Luciani di Roma Uno e Chiara Zucchelli de Il Romanista.
Qual'è la posizione del Credito Sportivo rispetto al progetto dello stadio dell'AS Roma?
"La nostra posizione è di assoluto favore rispetto al progetto. Vorrei fare una precisazione però: non siamo noi ad andare dalle società sportive, ma viceversa. La nostra missione è quella di favorire l'impiantistica sportiva in Italia. Noi siamo interessati al progetto della Roma, così come a quello di tutte le società che ci portano progetti interessanti. Come ente pubblico siamo concentrati con il Governo a tutte le iniziative che porteranno all'approvazione della nuova legge sugli stadi, passata da poco al Senato e che a breve sarà discussa in Parlamento. Non abbiamo la capacità di esprimere un giudizio nel merito. Non siamo a conoscenza, nello specifico di Roma e Lazio, dei progetti nel dettaglio: non abbiamo visto i progetti, ma abbiamo solo avuto una dichiarazione d'intenti in merito".
Vi è stata fornita una tempistica per la presentazione dell'iniziativa da parte della Roma?
"Non le so dire un giorno, una settimana o un mese. Io mi sono sentito con la dottoressa Sensi, che mi aveva invitato alla presentazione del progetto, ma purtroppo ero all'estero e non ho potuto essere presente. Ma comunque ci eravamo ripromessi di incontrarci nel brevissimo tempo per sederci ad un tavolo e fare il punto della situazione"
Quanto è importante che alle spalle di questo progetto ci sia la mano di diversi imprenditori?
"Si può essere importante. Anche se dobbiamo iniziare a ragionare in termini di autosostenbilità dei nuovi impianti. Una nuova struttura va costruita con la possibilità che lo stesso possa attrarre ricavi diversificati e non solo propri dell'evento sportivo. I nuovi stadi servono alle società sportive, bisogna seguire la politica che sta perseguendo la Lega Calcio e la Federazione. E' fondamentale per i bilanci delle società e per la possibilità delle stesse di aumentare i propri introiti per alimentari i progetti sportivi da perseguire"
Quanto può finanziare il Credito Sportivo? Ci sono dei tetti?
"Non abbiamo un tetto, noi possiamo finanziare anche il 100%. Il nostro tetto è parametrato alla valenza del progetto. Se il progetto ci convince ed è un progetto sostenibile, noi non abbiamo limiti di finanziabilità"
Il debito di Italpetroli, controllante di AS Roma, può influire nella contrattazione di un finanziamento da parte della società giallorossa?
"Non vorrei entrare in questo dettaglio. Quel che posso dire è che noi non poniamo un ordine tassativo al fatto che lo stadio venga costruito da una società o da un'altra società più o meno satellite della stessa. Nel merito del progetto dell'AS Roma non posso entrarci perchè non ho conoscenze adeguate"
Il fatto che altri imprenditori possano sostenere il progetto stadio AS Roma può essere un elemento di garanzia per il Credito Sportivo?
"Parliamo di una serie di presupposti di cui io non ho conoscenza diretta, per cui non la posso seguire in questo ragionamento"
Può essere però vincolante il fatto che una delle partecipanti di Credito Sportivo (al 10%) sia Monte dei Paschi di Siena e cioè una delle banche che vantano un credito con Italpetroli?
"Credito Sportivo non subisce nessun tipo di condizionamento dalle partecipazioni del sistema bancario, che sono partecipazioni di minoranza. Credito Sportivo è una struttura pubblica, che ha una governance di tipo pubblico. Quindi gli indirizzi di ordine strategico noi li prendiamo direttamente dalla presidenza del consiglio dei ministri e nella fattispecie dal sottosegretario Crimi"
E' vero che la Juventus aveva chiesto più del doppio dei 50 milioni che voi avete concesso come mutuo alla società bianconera?
"No. Hanno chiesto 50 e noi 50 abbiamo elargito. Stratta di un'operazione straordinaria dal punto di vista architettonico e soprattutto gestionale: è il prototipo della struttra e del progetto che noi ci aspettiamo per il futuro in Italia"
Quindi la Roma dovrebbe prendere esempio dal progetto del nuovo Delle Alpi?
"Si può prendere spunto da tutte le situazioni e le iniziative valide. Tenendo ben presente che lo stadio di Torino non potrà essere come quello di Roma, nè come quello di Palermo. Dovremo realizzare tante strutture uniche, che tengano in considerazione una parola chiave su tutte: il territorio"
Cosa deve avere in mano il Credito Sportivo per iniziare ad elargire il finanziamento e, quindi, cosa deve presentare una società sportiva all'istituto?
"Il progetto. Anche se tutte le autorizzazioni non sono state accordate, quella è una questione che si può vedere insieme strada facendo. L'essenziale è che sia presentato il progetto nei dettagli"