LAROMA24.IT - Con puntualità svizzera, anche al termine di questa stagione si ripropone la questione passaggio di proprietà della A.S. Roma, affiancata alla altrettanto inquietante e spinosa questione della costruzione dello Stadio Franco Sensi. LAROMA.IT ha deciso di contattare fonti qualificate e inoppugnabilmente riscontrabili del management della società anglo-statunitense, ovvero il responsabile Stadium and Arena Group, Diarmuid Crowley, e la dottoressa Katie Byrne, Director of Corporate Communications della IMG Europe. In Italia, da giorni, si rincorrono notizie che vi vogliono in partnership con la A.S. Roma per la costruzione del nuovo stadio. -Dire una cosa del genere è pressoché azzardato. Noi, come IMG, non edifichiamo direttamente, non è il nostro compito. Lambito in cui ci muoviamo è quello della ricerca diretta di fondi da convogliare nella costruzione di opere. Il nostro è un modello preciso e strutturato, che vede la ISG come figura creata appositamente per la costruzione e commercializzazione di impianti afferma Crowley -.
LAROMA.IT ha deciso di contattare fonti qualificate e inoppugnabilmente riscontrabili del management della società anglo-statunitense, ovvero il responsabile Stadium and Arena Group, Diarmuid Crowley, e la dottoressa Katie Byrne, Director of Corporate Communications della IMG Europe.
In Italia, da giorni, si rincorrono notizie che vi vogliono in partnership con la A.S. Roma per la costruzione del nuovo stadio.
-Dire una cosa del genere è azzardato. Noi, come IMG, non edifichiamo direttamente, non è il nostro compito. Lambito in cui ci muoviamo è quello della ricerca diretta di fondi da convogliare nella costruzione di opere. Il nostro è un modello preciso e strutturato, che vede la ISG come figura creata appositamente per la costruzione e commercializzazione di impianti afferma Crowley -.
Dottoressa Byrne, in Italia ci sono state realtà giornalistiche che si sono interessate alla liaison tra as Roma e IMG. In particolare assistiamo a cadenza fissa ad una sorta di intervista a puntate ad una vostra fonte anonima, la quale afferma addirittura che avete individuato le aree per la costruzione. Questo risponde al vero?
-Non ho la minima idea di come questa testata possa parlare di una simile questione. Nessuno del mio staff è stato contattato e, comunque, nessuno potrebbe fare commenti in merito. Come, infatti non stiamo facendo nemmeno ora. Mi dispiace, ma non siamo nella posizione per poter commentare in alcun modo. E non può farlo nessuno, nè a Londra, nè a New York, nè a Cleveland, che sono le uniche tre sedi in grado di fornire informazioni in tal senso.
Ma con la A.S. Roma non avete avuto nessun contatto in assoluto?
-Possiamo solo dire di avere avuto contatti con la A.S. Roma, nel senso che noi finalizziamo il nostro lavoro alla ricerca sostanziale di fondi da convogliare nelledificazione di impianti. E questo lavoro di consulenza è completamente staccato dal secondo step, quello della costruzione. Con qualunque società sportiva, noi ci proponiamo come finalizzatori di progetti propri, che poi applichiamo alle singole esigenze. In un secondo momento, ci proponiamo anche come realizzatori materiali. Ma questo non obbliga nessuno ad utilizzare la IMG e non la ISG. In questo senso, dire che laccordo è imminente è sbagliato. Ed affermare che sono già state individuate almeno quattro aree è altrettanto inesatto. Non è una decisione che compete alla nostra Società.
Ma nelleventualità di un accordo, quali sarebbero le tempistiche e le cifre da mettere sul campo? Si parla di una cifra che va dai 350 ai 500 milioni di euro per un impianto polifunzionale.
-Ripeto, non possiamo fare nessun commento in merito la questione. Almeno in questa fase. In caso di sviluppi ne riparleremo volentieri.
La possibilità di sviluppi futuri lascia intravedere scenari comunque interessanti. Conti alla mano, per un impianto polifunzionale di medie dimensioni, comprendente uno stadio da almeno 55.000 posti, la cifra da trovare attraverso privati e investitori interessati ad una compartecipazione, sarebbe proprio di 400-500 milioni di euro. Ed i tempi di realizzazione, sarebbero simili a quelli impiegati dalla stessa società anglo-statunitense per lo stadio di Dallas.
Tuttavia va analizzato un fattore preponderante della struttura finanziaria della IMG, legato a doppio filo a quella della realizzazione dello stadio. Non essendo un Opera di beneficenza, la IMG ha deciso di operare in tutto il mondo allo stesso modo: chiede la gestione diretta del 20% dei posti dellimpianto da realizzare, per un periodo che varia dai 10 anni in su. Questa tecnica, utilizzata proprio per lo stadio di Wembley e che verrà utilizzata alla fine della realizzazione del nuovo Maracanà, consente alla IMG di gestire direttamente circa 10 mila posti per un impianto di 50 mila. Di questi 10 mila, 9 mila sono venduti direttamente attraverso la stipula di contratti pluriennali sui singoli posti, mentre i restanti 1000 sarebbero ceduti sempre con stipule pluriennali, ma con una differenza sostanziale: si tratta di posti top level, con lussuosi servizi dedicati ed un costo non proprio abbordabile. Il tutto consentirebbe alla IMG, nellarco dei 10 anni di contratto, di convogliare nelle proprie casse una cifra di circa 100 - 150 milioni di euro.
Il tutto, ridurrebbe la capienza del nuovo stadio a circa 40 45 mila posti di vendita libera per singolo evento, forse po poco per un pubblico caldo come quello giallorosso.
Fabrizio Rossi e Laura Meli