LAROMA24.IT - Come distinguersi nella Serie A di Cavani, El Shaarawy e Icardi? In che modo reclamare spazio di fronte al nuovo che avanza, alle mode che incalzano You Tube e portafogli dei presidenti?
BANDIERE - Francesco Totti vive la Roma dal 1989, anno in cui passa alle giovanili della società giallorossa. Nel 1992 comincia il viaggio nella storia del calcio, prima della sua città e poi del mondo, l'estasi in due colori che porta dritto nella storia. 525 presenze, un Mondiale, uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe e una Scarpa d'oro. Nel mezzo un Pallone d'Oro sfiorato, 60 grammi d'acciaio nella caviglia sinistra, centinaia di compagni di squadra, una decina di allenatori e due proprietà diverse. Lui, una costante. Così come Antonio Di Natale per l'Udinese. Napoletano di Pomigliano D'Arco, abbraccia i colori di cui diventerà bandiera e simbolo relativamente tardi. Il suo anno zero calcistico è ad Empoli, stagione 1996/97, e il debutto in Serie B arriva solo nel 1999. A suon di gol contribuisce alla promozione e alla permanenza degli azzurri in Serie A fino al campionato 2003/04. In estate accetta la corte dell'Udinese e con Luciano Spalletti in panchina raggiunge subito la qualificazione in Champions League. 7 stagioni e 286 presenze in Friuli lo consegnano alla storia del club bianconero come il secondo giocatore con più gettoni. Di Natale, come Totti, ha resistito più volte alle avances di club più blasonati: nell'agosto 2010 ha rispedito al mittente un'offerta irrinunciabile della Juventus per restare nella 'sua' Udine, così come il capitano romanista aveva fatto con il Real Madrid nel 2004.
GOL A CONFRONTO - Nella classifica dei marcatori assoluti nella storia del campionato italiano sia Totti che Di Natale giocano un ruolo da protagonista: sono loro i primi due cannonieri ancora in attività in Italia. Il capitano giallorosso è al secondo posto, con 225 gol, accanto a Gunnar Nordahl e a 49 lunghezze da Silvio Piola, mentre il partenopeo tocca la tredicesima posizione con 168 reti all'attivo. Se il bottino del primo è completamente ascrivibile alla sua carriera con la Roma, Di Natale ha realizzato 150 gol con l'Udinese e 18 con l'Empoli. Numeri da capogiro, medie gol altissime: 0,43 a partita per Totti, 0,48 per il numero 10 bianconero. Entrambi i giocatori detengono il record assoluto di marcature nelle rispettive squadre in campionato e nelle coppe europee (37 Totti, 15 Di Natale). Mettendo a confronto i gol realizzati in campionato dai due emerge che dalla stagione 2008/2009 Totti non riesce a segnare più di Di Natale (13 contro 12), infatti nei campionati successivi il friulano ha sempre realizzato più gol, laureandosi due volte capocannoniere della massima serie.
IN AZZURRO - Totti diventa campione del mondo il 9 luglio 2006 all'Olympiastadion di Berlino. Appena tornato dalla frattura del perone rimediata da Vanigli, il numero 10, seppur a mezzo servizio, prende per mano la Nazionale e la porta in finale. In precedenza il romanista aveva sfiorato da protagonista la conquista di Euro2000, perso al golden gol contro la Francia. Con Donadoni l'addio: "Il mio problema principale è fisico. A qualcosa devo rinunciare e purtroppo devo rinunciare alla Nazionale perché alla Roma non posso, la Roma ha la priorità". Uno spiraglio si riapre in vista dei mondiali in Sudafrica: "Se Lippi mi chiama, se sto bene e se il gruppo mi vorrà, ci vado", ma l'ex ct azzurro non lo chiamerà, lasciando il suo score inalterato a 58 presenze e 9 gol. Totò Di Natale, 42 partite e 11 gol, esordisce in Nazionale nel 2002, convocato da Trapattoni, ma per la sua prima competizione internazionale dovrà aspettare il 2008. La Spagna è il suo incubo: con le Furie Rosse sbaglia un rigore ai quarti di finale del suo primo Europeo, poi Xavi & co. trucidano i sogni di gloria italiani nella finale di quella che sarà probabilmente la sua ultima competizione continentale.
Lorenzo Censi