LAROMA24.IT - La Roma arriva in Emilia: al Dall'Ara si troverà davanti il Bologna di Stefano Pioli per la 3^ giornata di ritorno della Serie A 2012-2013. Incerottata e col fiatone, la squadra giallorossa è sembrata alle corde contro l'Inter in Coppa Italia, stanca e poco lucida soprattutto nella fase offensiva. Pioli, dal canto suo,
PIOLI - Nasce a Parma ma cresce nel Bologna: nel settore giovanile rossoblu muove i primi passi da allenatore, per poi trovarsi da girovago in numerosi club di categorie inferiori. Comincia dalla Salernitana, con l'obiettivo minimo la permanenza in Serie B, categoria conquistata a tavolino dopo lo 0-2 artefatto che aveva condannato il Catania alla C: salvezza raggiunta, Pioli viene promosso. Lo chiama il Modena: esonero e rimpatrio nel giro di poche settimane e playoff raggiunti anche grazie a Christian Bucchi (30 gol all'attivo).
ROMAMARA - Giunto alla guida del 'suo' Parma nel 2006, non riesce però a confermare quanto di buono visto a Modena: 15 punti in 23 partite gli valgono l'allontanamento dalla guid tecnica dei gialloblu. A presentarsi con falce e cappuccio nero è proprio la Roma: il 139° gol di Totti e le reti di Perrotta e Taddei si abbattono sul tecnico parmense, sostituito da Claudio Ranieri. Grosseto e Sassuolo sono le esperienze che precedono quella di Chievo Verona: quarta miglior difesa della Serie A e serena salvezza a fine stagione sono il bottino tutt'altro che magro del borgo clivense. A fine stagione 2010-2011 entra in scena Zamparini: prima sedotto poi isterico, il patron rosanero assume e scarica Pioli nel giro di poche settimane, esonerandolo prima della prima giornata di campionato. Un addio sofferto, non privo di rimpianti. Chiarisce la portata del dispiacere una nota iperbole: "Mi mangio un testicolo", dirà poi Zamparini in preda al rammarico per aver cacciato il tecnico di Parma.
BOLOGNA - Ciò che davvero ha rischiato di compromettere la fertitlità del presidente Zamparini è stato l'exploit del Bologna allenato da Pioli. La prima stagione in Emilia vede un gioco convincente e prestazioni brillanti, soprattutto nei mesi di gennaio-febbraio: Pioli colleziona 8 risultati utili consecutivi dopo un avvio stentato, battendo in trasferta squadre come Inter e Lazio. L'annata si chiude con una salvezza senza rischi e 51 punti alla chiusura del campionato. Particolarità: ancora una volta si conferma l'affidabilità difensiva della sua guida tecnica, con il Bologna quarta squadra in Serie A per reti subite.
OGGI - La stagione 2012-2013 si apre con qualche cessione eccellente: Raggi, Mudingayi, Gillet e soprattutto Ramirez lasciano l'Emilia. Arrivano Konè, Guarente, Riverola, Gabbiadini e Gilardino. Inoltre viene riscattato Diamanti, autore di un 2012 da incorniciare, cristallizzato dalla convocazione agli Europei. Un avvio di stagione non positivo: dopo la rimonta ai danni della Roma all'Olimpico, il Bologna passa quasi due mesi senza vincere, tornando ai 3 punti solo il 18 novembre 2012 contro il Palermo (3-0 al Dall'Ara). Le ultime cinque partite hanno visto un andamento piuttosto irregolare dell'undici rossoblu: prima la rocambolesca vittoria contro il Napoli al San Paolo, poi le sconfitte con Genoa e Parma a cavallo tra i due anni solari. Diamanti e compagni rialzano la testa contro il Chievo: 4-0 in casa, con Konè, Gilardino e Gabbiadini ancora una volta protagonisti. E' della scorsa settimana, infine, la sconfitta a San Siro contro il Milan per 2-1.
COME GIOCA - Considerando la qualità dei propri interpreti offensivi, Pioli si è visto costretto a cambiare credo tattico e modellare il 4-3-1-2 (all'occorrenza 3-4-1-2), trasformandolo in più moderno 4-2-3-1. Il risultato è evidente: maggiore efficacia nel reparto avanzato, ma anche più gol subiti. Il Bologna, al momento, è l'ottava miglior difesa della Serie A, posizione lontana da standard passati di mister Pioli. Alla luce dei numeri, a questa squadra sembra mancare soprattutto un regista basso: il Bologna è la penultima squadra per percentuale di passaggi riusciti (appena il 60,7%), quartultima per supremazia territoriale (8' 44''), quartultima per possesso palla (22' 56''). Se infatti Diamanti, Gabbiadini, Konè e Tadier garantiscono velocità e qualità palla al piede, manca un costruttore di gioco di livello: Khrin e Perez mancano rispettivamente di esperienza e tecnica individuale. Dietro Gilardino troviamo sulla trequarti Diamanti, Gabbiadini, Konè (Taider). Ma la panchina corta costringe agli straordinari tutto il reparto offensivo: Diamanti, Gilardino e Taider superano i 1600 minuti di utilizzo in campionato, superati solo da Cherubin e Agliardi.
EX - Curci e Motta compongono la schiera degli ex romanisti in terra bolognese. Il primo, mai costante in maglia giallorossa, ha giocato a Siena e a Genova, sponda Samp, prima di arrivare in prestito al Bologna. Il secondo ha totalittato 29 presenze in maglia giallorossa nell'annata 2009-2010 con Claudio Ranieri.
Antonio Paesano