Lo Shakhtar Donetsk di Lucescu

07/03/2011 alle 16:39.

LAROMA24.IT – Un'impresa difficile ma non impossibile per gli uomini di Montella, che martedì prossimo dovranno necessariamente vincere con due gol di scarto per ribaltare il 2-3 dell'andata e passare il turno. Eppure Il sorteggio di Nyon dello scorso 17 dicembre aveva riservato l’avversario all'ap

 

LA SOCIETA'Lo Shakhtar Donetsk è uno dei club storici dell’ex Unione Sovietica, nonostante abbia raggiunto la ribalta internazionale solo negli anni Novanta. Fondato nel 1936 in onore di Aleksej Stachanov, il leggendario minatore russo eletto come “lavoratore modello” dal regime sovietico (per questa ragione la squadra inizialmente si chaimava "Stachanovec", cambiando poi denominazione nel 1946), il club dei “Minatori” ha conquistato un secondo posto e quattro coppe dell’Unione Sovietica, centrando in un occasione anche la Supercoppa. Con la dissoluzione dell’URSS lo Shakhtar disputa il campionato ucraino, arrivando a contendere il primato nazionale agli storici rivali della Dinamo Kiev.

Dal 1996 la società viene rilevata da Rinat Akhmetov, magnate attivo nel settore metallurgico e delle telecomunicazioni, e i suoi investimenti permettono al club di Donetsk di fare un vero salto di qualità. Nel 1996/97 arriva la prima delle sei coppe nazionali finora conquistate, un trofeo che spalanca agli arancioneri le porte dell’Europa. La stagione successiva il cammino in Coppa delle Coppe si interrompe agli ottavi di finale, con gli arancioneri che vengono eliminati dal Vicenza di Guidolin. Nel 2001 partecipano per la prima volta alla fase a gironi della , arrivando al terzo posto nel proprio raggruppamento; il 2002 è l'anno in cui conquistano il primo titolo nazionale, con l’italiano Nevio Scala in panchina. Di li a poco arriverà anche il primo storico successo continentale: nel 2009 lo Shakhtar vince la Coppa Uefa, battendo in finale il più quotato Werder Brema.

L’ALLENATOREDal 2004 la bacheca degli arancioneri si è arricchita di 4 scudetti, una coppa nazionale e due supercoppe. Un palmares invidiabile, merito in particolare dell’allenatore Mircea Lucescu. Ex ct della Romania negli anni Settanta, Lucescu è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Dopo una breve esperienza a Pisa passa al Brescia nel 1992, dove resta, seppur con qualche interruzione, fino al 1996. Sotto la sua guida le rondinelle alternano promozioni e immediate retrocessioni in B, un' esperienza in cui la nota positiva è stata la conquista del Torneo Anglo-Italiano nella stagione 1993-94. Nel 1997 approda alla Reggiana, non riuscendo però a terminare la stagione. Dopo una stagione al Rapid Bucarest arriva la chiamata da parte di Massimo Moratti, e Lucescu si ritrova alla guida di un’Inter in crisi di risultati, in sostituzione di Gigi Simoni. Dura solo pochi mesi l’avventura milanese di Lucescu, che verrà esonerato il 21 marzo del 1998 dopo il pesante ko esterno contro la Sampdoria (4-0). Successivamente vince due titoli in Turchia, rispettivamente alla guida di Galatasaray e Besiktas, per poi approdare sulla panchina degli arancioneri

LA SQUADRA – Akhmetov ha puntato molto sul progetto Shakhtar: negli ultimi anni il magnate ucraino ha fatto ingenti investimenti nelle infrastrutture (per ultima la costruzione del nuovo stadio, la Donbass Arena, che ospiterà le gare di Euro 2012), nel settore giovanile e nel potenziamento della prima squadra, che adesso vanta un organico di tutto rispetto. Lucescu, fedele al , potrebbe schierare davanti a Pyatov i terzini Rat e Srna, mentre al centro della difesa Rakitskiy affiancherà Chygrynskiy, appena rientrato alla base dopo una breve esperienza al (un'operazione con cui Akhmetov ha realizzato una plusvalenza di 10 milioni di euro). A centrocampo il tecnico rumeno avrà a disposizione Gai e uno tra Stepanenko e Hübschman, nazionale ceco e difensore di ruolo ma spesso impiegato da Lucescu davanti alla difesa. In avanti una vera colonia brasiliana: Jadson, Willian e il giovane Douglas Costa agiranno da trequartisti dietro all’unica punta Luiz Adriano, a cui può subentrare Eduardo (anche lui brasiliano, sebbene giochi per la nazionale croata), strappato all’ per 7,5 milioni di euro

I PRECEDENTI – Il bilancio dei "Minatori" contro le squadre italiane è un dato che in qualche modo può confortare i giallorossi. In 15 precedenti con le squadre italiane il club ucraino è uscito sconfitto in 11 occasioni. Il primo precedente in assoluto risale al 1976/77, anno dell’esordio degli ucraini in una competizione continentale: in quell'occasione lo Shakhtar arrivo fino agli ottavi di finale, venendo eliminato dalla (0-3 a Torino e vittoria per 1-0 in Ucraina). In un'unica occasione c’è stato un pareggio: nella gara di ritorno del terzo turno preliminare di contro l’Inter nel 2005/06, con i nerazzurri che si qualficarono in virtù della vittoria per 2-0 a Donetsk. Di conseguenza sono solo tre le vittorie dello Shakhtar contro formazioni italiane, calcolando anche il match di poco meno di un mese fa. Oltre il precedente con la negli anni '70, gli altri due successi sono stati raggiunti proprio ai danni della Roma. Escludendo il 2-3 del 16 Febbraio scorso, facciamo un passo indietro fino alla fase a gironi della 2006/07, con gli ucraini che vinsero il match di ritorno per 1-0 con gol di Marica. All’andata, in quello che resta il secondo precedente all’Olimpico, i giallorossi si imposero con un sonoro 4-0 (reti di Taddei, , e Pizarro)

 

Daniele De Angelis