LAROMA24.IT Dopo lennesima rimonta subita contro il Parma, la Roma riparte allinseguimento di un posto in Champions League e affronterà il Lecce nellinsolito anticipo del venerdì. E proprio la formazione salentina evoca brutti ricordi nella Capitale, per quella che viene ancora ricordata come la madre di tutte le occasioni sprecate
LA SOCIETA Fondato nel 1908, il Lecce è arrivato molto tardi nella massima divisione: risale proprio a quellinfausta stagione 1985/86 la prima partecipazione in Serie A dei salentini. Alla squadra pugliese appartiene però un triste record: il minor numero di punti conquistati in una stagione di A, solo 11 nella rovinosa annata 1993/94, preludio a un tracollo che nel giro di due anni farà precipitare i salentini in Serie C1. Proprio dal 1994 la società è stata rilevata dallimprenditore Giovanni Semeraro, che con la sua gestione riportò il Lecce nella massima serie nel giro di due. Semeraro ha però assunto la gestione diretta del club solo dal 2006: in precedenza la scrivania di presidente era stata occupata prima da Marco Moroni e poi dal figlio Rico. Dallo scorso giugno Semeraro ha ceduto la carica al secondogenito Pierandrea
LALLENATORE A guidare il Lecce da due anni cè Luigi De Canio. Nato a Matera nel 1957, dopo la sfortunata esperienza nel Queens Park Rangers di Briatore ed Ecclestone, arriva sulla panchina leccese nel corso della stagione 2008/09, in sostituzione di Mario Beretta. Non riesce però ad evitare la retrocessione in B e al termine del campionato tutto fa sembrare che le strade del tecnico lucano e del Lecce si stiano per dividere. Invece Semeraro gli rinnova il contratto facendolo parte di un progetto ambizioso. De Canio diventa allenatore-dirigente, sul modello di Sir Alex Ferguson, e al mister lucano viene affidata anche la gestone diretta del mercato. E già la stagione successiva si vedono i frutti del suo lavoro, con i salentini che conquistano unimmediata promozione vincendo per la prima volta il campionato di Serie B
LA SQUADRA I pugliesi occupano con 28 punti il diciassettesimo posto del campionato, a pari merito con il Parma. Dunque sono in piena lotta per la salvezza, ma per il momento distanziano di almeno 4 punti la terzultima piazza. De Canio ha attuato diverse soluzioni nel corso della stagione, con il modulo 4-4-1-1 a fare da riferimento, e la sua formazione si è caratterizzata per unampia rotazione, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni offensive. Davanti al portiere Rosati giocheranno Gustavo, Ferrario, Brivio e Mesbah. A centrocampo, a fianco del veterano Giacomazzi, andranno in campo Munari, Vives e Fabiano. Per quanto riguarda il reparto avanzato, da trequartista agirà lex juventino Olivera, che allandata si rese protagonista di uno screzio con Francesco Totti, causando la sua espulsione e negando così al capitano la possibilità di giocare il derby. alle spalle dell'unica punta Jeda
EX Da quando il Lecce gravita nellorbita dei professionisti ci sono stati molti giocatori e allenatori che hanno fatto tappa anche dalle parti di Trigoria e viceversa, da Moriero a Giannini, passando per Mazzone e Zeman. Lex di turno non può che essere Mirko Vucinic, scoperto e lanciato in Serie A dallallora ds salentino Pantaleo Corvino (Mi sento ancora leccese, è la giustificazione data dal montenegrino alla mancata esultanza del suo gol nella gara dandata). Vucinic disputò 6 stagioni in Salento, per poi trasferirsi a Roma nel 2006 insieme al suo compagno di squadra Marco Cassetti. Sulla sponda salentina ci sono tre prodotti del vivaio giallorosso. In primis Daniele Corvia, che ha esordito in A con la maglia romanista del 2004 e nella stagione seguente ha vinto lo scudetto con la Primavera. Ci sono anche due giovani provenienti dal settore giovanile del club di Trigoria, mandati a fare esperienza in Salento: il centrocampista Andrea Bertolacci, che due settimane fa contro la Juve ha segnato il suo primo gol in Serie A, e il difensore Simone Sini. Sarà una sfida particolare anche per David Di Michele (in dubbio per la gara di venerdì),che non ha mai giocato con la Roma ma allo stesso tempo non ha mai nascosto la sua fede giallorossa
Daniele De Angelis