Roma da rimonta

30/01/2011 alle 09:33.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «L’obiettivo è una nuova rimonta: vedo analogie con il torneo scorso e spero ardentemente di tornare in testa. Noi ci siamo e vogliamo dimostrarlo in ogni partita». Adesso Claudio Ranieri crede davvero nel bis: la striscia di risultati positivi, 7 successi nelle ultime 8 gare, gli danno la stessa convinzione di un anno fa. Il ritmo è identico

«Niente distrazioni, dobbiamo pensare solo ai nostri impegni, sfruttare il momento e allungare la serie di vittorie. Per puntare al titolo serve continuità». , sulla cessione ormai imminente del club, sposa la linea del tecnico che a lo farà (ri)partire dal primo minuto. «Bisogna stare attenti: non esistono gare facili e Di Vaio è pericoloso. Marco è mio coetaneo, lo conosco da sempre: bravo ragazzo e ottimo attaccante. Avversari e amici da un vita: siamo stati insieme pure in vacanza». La Banca domani riceverà le offerte vincolanti dai possibili acquirenti, ma per Ranieri conta solo la corsa scudetto. In otto giorni la Roma si può giocare il futuro, almeno in campionato. Oggi il , mercoledì il Brescia all’Olimpico e domenica sera l’Inter. Si comincia nel pomeriggio al Dall’Ara, con il rischio neve. «Hanno alcuni assenti. Mi aspetto, però, una gara complicata. Come noi e il Milan, segnano soprattuto nel finale, solo il sfrutta meglio gli ultimi minuti. Il , tra l’altro, è stata la squadra che contro di noi ha concluso più volte. Si chiude, riparte e colpisce. O sfrutta i lanci lunghi».

A Roma restano Pizarro, Brighi e anche Riise (contusione al collo del piede: entrata di Motta). Ma Ranieri va avanti con il turn over: «Giocando ogni tre giorni, concedo turni di riposo: penso che chi entra possa darmi qualcosa in più. Ma se faccio giocare anche lo stesso giocatore per la terza partita consecutiva, sono sicuro che non mi darà di meno: questo gruppo è abituato agli impegni ravvicinati. E, con questo oganico, se mi accorgo di un calo posso fare ottimi cambi ogni volta. Da qualche partita tutti riescono a metabolizzare meglio la rotazione. Ma guai se fossero contenti di star fuori: non avrebbero amor proprio. Loro sanno che scelgo i più in forma. Per andare avanti in tre competizioni non possono bastare dodici-tredici giocatori: la rosa a mia disposizione in questo senso è fondamentale». Ne approfitta per fare il punto di mercato delle altre grandi: «L’Inter era già la squadra da battere, in più ha ora Pazzini che va a sostituire Balotelli, un altro che fa la differenza». Interviene : «Le altre comprano perché sanno che la Roma è forte dall’inizio».Ranieri (quasi) annuncia che sarà titolare e avverte che Menez ancora deve esplodere: «Già l’ho visto bene con il Cagliari, figuriamoci ora. Jeremy non ha espresso tutto il suo potenziale, sin qui solo al cinquanta per cento. Lui è Menez, molto differente dal capitano. Teniamoceli belli stretti tutti e due»

. «Mi fa ancora male la coscia». Il francese è qui, avendo dato la disponibilità a Ranieri a inserirlo lista dei 20 convocati (ripescato Antunes in extremis). Non è stato complicato convincerlo: al Dall’Ara si presenterà Boghossian, inviato da Blanc, ì della Francia. I ballottaggi dietro, dove torna Juan, e avanti, tra Mexes e Burdisso senior (ha un ematoma all’occhio) e tra Borriello (pestone al piede) e Vucinic. Parentesi di Ranieri sul rinnovo di contratto: «Vediamo prima che proposta è: non si accetta niente a scatola chiusa. Aspettiamo e andiamo avanti così. Tra un’offerta di un’altra squadra e quella della Roma, priorità sempre per quella giallorossa. Anche non a parità di proposte. Perché Roma è Roma».