ROMA-UDINESE: le pagelle

20/11/2010 alle 21:23.

La Roma di Claudio Ranieri continua la serie positiva battendo anche l'Udinese nel primo anticipo della 13a giornata. All'Olimpico finisce 2-0. Menez illumina il gioco giallorosso, Borriello chiude i conti

JULIO SERGIO 6,5: Bravo nel coprire lo spazio in uscita, sicuro in presa bassa

CASSETTI 6: Teme la velocità di Armero, rimane basso evitando di rischiare nel farsi puntare.

JUAN 6,5: Bene in anticipo prova a rendersi pericoloso anche in attacco sfiorando nel giro di pochi minuti il gol per due volte. Attento anche nella ripresa.

BURDISSO 5,5: Di Natale e Floro Flores sono in buon momento, l'argentino prende con il passare dei minuti, le misure ad entrambi. Si fa cacciare per un fallo da reazione su Domizzi che sinceramente sembra un pò eccessivo.

CASTELLINI 6: Non cerca mai di strafare, svolge il compitino senza infamia e senza lode.

SIMPLICIO 6: Cerca di impostare il gioco in assenza di e Pizarro, spesso si concede anche qualche leziosismo di troppo, ma alla fine regge botta

BRIGHI 6,5: Buono il suo lavoro in interdizione, alla fine sono tanti i palloni recuperati.

GRECO: 6,5 Ranieri gli dà continuità e viene ripagato ancora una volta. Diligente e generoso, ora la Roma può contare su un giocatore in più.

MENEZ 8: Una delizia vederlo giocare, classe ed eleganza in un mix perfetto. Il vantaggio giallorosso Ë un invenzione fatta di velocità, cambi di passo e precisione. Inarrestabile nei suoi strappi quando parte tra le Dal 17' s.t. BAPTISTA 5,5: Si vede poco

TOTTI 6: Trova poca ispirazione nel servire i compagni, si rende pericoloso e si vede solo sulle conclusioni dalla distanza. Handanovic arriva con i polpastrelli su un suo meraviglioso cucchiaio dal limite dell'area Dal 37' s.t. MEXES s.v.

BORRIELLO 6,5: Non sembra in giornata, sbaglia qualche appoggo di troppo estraniandosi a tratti dal gioco, poi al primo pallone giocabile in area sfrutta l'indecisione di Handanovic e sigla il suo sesto gol in campionato. Attaccante vero. Dal 25' s.t. ADRIANO 6: Accolto come un imperatore, non si avvicina mai alla porta, ma lotta su tutti i palloni