IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Si riparte, con qualche dubbio e un mezzo sorriso. Burdisso arriverà e questo un minimo accontenta Claudio Ranieri. «Del resto non avevo chiesto chissà cosa, volevo un solo giocatore: Nicolas», le parole del tecnico, che verso lora di pranzo non ha nascosto la sua delusione per un mercato mai decollato del tutto. Diciamo un Ranieri indispettito non poco. Errori nella trattativa per largentino?
Stasera non cè Adriano. «Mi dispiace, si è fatto male sul più bello», dice. Ma con altre certezze. «Io riparto dalla Roma, che ha un buon gruppo. Credo che se una cosa ha detto il Mondiale è che il collettivo vince sullindividualità. Guardate Spagna e Olanda». Cosa manca alla Roma? «Contro lInter abbiamo fatto buone cose ma dobbiamo chiudere le partite e approfittare di quando siamo in un buon momento». Limportante è non inciampare allinizio. «Si deve cominciare con tre punti. Tutti abbiamo responsabilità perché siamo la Roma». Limpressione è che questanno non sarà solo un duello Roma-Inter. «Con Ibra il Milan è allaltezza dellInter. La Juve? La metto con la Roma, il Milan e le altre. E tornata, perché un campionato come il precedente non è ripetibile per una piazza come Torino. Ha speso tanto, ha grandi motivazioni ed enormi difficoltà, perché non è facile far inserire tutti quei nuovi giocatori, ma Del Neri e la nuova società sanno fare il loro lavoro».
Ranieri alla vigilia della prima di campionato, stabilisce qualche gerarchia. Una su tutte: J.Baptista non convocato. «Beh cè Okaka. E poi è infortunato (cosa che allentourage del brasiliano non risulta, ndr). Le incertezze di Lobont? Quando si prende gol si va subito a cercare il colpevole: lui ha fatto bene lanno scorso e farà bene anche questanno». Questanno, stagione dura, cè pure la Champions. «La Roma non si può permettersi di scegliere. Noi giocheremo gara dopo gara cercando di vincere sempre. Per quanto riguarda il girone di Champions non capisco come si possa dire che è un girone facile. Il Bayern Monaco è la squadra arrivata in finale di Champions League. Anche con il Basilea cè una vittoria per parte, così come il Cluj. Io non credo alle partite facili sulla carta, sono come San Tommaso. Se non tocco non credo».
Stasera, spazio alla squadra che ha perso a San Siro con lInter in Supercoppa: 4-1-4-1 con Pizarro centrale, Menez a destra, Vucinic a sinistra e Totti avanti. In porta torna Julio Sergio.