La Roma si fa in 4

22/03/2010 alle 09:27.

IL MESSASGGERO (U. TRANI) - Il titolo del Messaggero, dopo la vittoria sull’Udinese, sintetizza alla perfezione il film visto nell’ultimo weekend: la Roma va per 4. Perché, a nove giornate dalla conclusione del torneo, la squadra di Ranieri dovrà fare 4 punti in più sia dell’Inter capolista che del Milan secondo. Sì, sono 4, e non i 3 che si vedono in classifica, i punti che separano i giallorossi dai rossoneri, in vantaggio grazie agli scontri diretti e quindi comunque da superare per conquistare il titolo.



La Roma va per 4, dunque. Che poi sono i punti recuperati in un turno alle due milanesi, ancora davanti, e che servono comunque per restare in scia della prima e della seconda. Che sono soprattutto il breve distacco nella volata scudetto che parte mercoledì prossimo, turno infrasettimanale con i giallorossi impegnati a , sino al traguardo, tra due mesi, domenica 16 maggio



La Roma va per 4. Perché sono almeno 4 i motivi per cui Ranieri e i giocatori adesso devono crederci. Motivi di natura tecnica e al tempo stesso psicologica. Fondamentali per superare, nello sprint decisivo, le due milanesi, sorprendendole alle spalle. Per quella che sarebbe la tombola giallorossa in una stagione iniziata disastrosamente e ribaltata sorprendentemente. Chi sta avanti ora teme chi arriva da dietro. Mourinho lo sostiene da novembre, Leonardo lo sta confessando da qualche giorno. Ad Appiano Gentile e a Milanello non si fidano. Perché la Roma va per 4. Eccoli i 4 buoni motivi per lanciare la sfida a Inter e Milan.



1) Il calendario col vento in poppa. Basta guardare gli impegni delle milanesi per capire che i giallorossi hanno un percorso più semplice da qui a metà maggio. L’Inter, non dimentichiamolo, deve giocare anche i quarti di contro il Cska Mosca e sabato prossimo si presenterà all’Olimpico per lo scontro diretto con i giallorossi, forti dell’1 a 1 dell’andata, a quattro giorni dalla prima gara contro la squadra russa. In più affronterà tutt’e quattro le formazioni che lottano per non retrocedere. Il Milan, dal canto suo, avrà due trasferte di fila, quart’ultima e terzultima giornata, sui campi della Sampdoria e del Palermo, formazioni in corsa per il quarto posto che vale la partecipazione alla . Anche se in casa, sia nerazzurri che rossoneri dovranno vedersela, a proposito di zona , con la che ha come obiettivo minimo la quarta posizione. E anche la può dar fastidio a entrambe: soprattutto per i campioni d’Italia, trasferta a rischio al Franchi (andranno lì pure per la semifinale di Coppa Italia).



2) Il ritorno di . Più prima che poi Ranieri riavrà il capitano. Che è il miglior realizzatore stagionale pur avendo giocato poco, 22 gare su 42: 10 gol nelle 15 in campionato, 11 nelle 6 di Europa League, restando a digiuno solo in Coppa Italia (1 partita). Francesco sarà per forza l’uomo in più per il tecnico che finalmente potrà contare sull’organico al completo. Recuperato fisicamente e tatticamente il genio di Menez, manca solo per l’en plein. E mentalmente anche i compagni saranno più tranquilli con il suo ritorno, giusto in tempo per la volata finale.



3) La ritrovata. I risultati del weekend appena passato non servono solo per avvicinare le milanesi. Basta guardare pure quelli di chi sta dietro alla Roma. Ora il distacco dei giallorossi terzi dal quarto posto, pericoloso approccio di inizio stagione perché obbliga al passaggio dai preliminari, è di 9 punti. Margine di ampia sicurezza che può permettere a Ranieri due cose: osare senza preoccuparsi più di quanto accade alle spalle della Roma e comunque gestire con serenità l’abbondante vantaggio sulle rivali che rincorrono.



4) L’incidenza del tandem offensivo. In attesa di , la coppia delle meraviglie sta facendo la differenza. La Roma adesso sa che Toni, già 4 reti e con 7 presenze (5 da titolare, compresa quella dei due minuti a Torino con la : in pratica 4), e Vucinic, 9 gol pesantissimi che valgono 13 punti in classifica, si intendono alla grande e insieme sono sempre decisivi. La Roma va per 4: come le 4 reti all’Udinese che riaccendono le speranze dei giallorossi. Come i gol di Toni e Vucinic nel weekend che rilancia Ranieri e il suo gruppo.