LEGGO (F. BALZANI) - Claudio Martello alla conquista della Magna Grecia. Ranieri, dopo aver spronato i suoi tutta la settimana con chiari riferimenti allantica rivalità fra le due potenze del passato, ha ribadito ieri tutta la sua voglia di continuare lavventura in Europa League. Nella bolgia dellOaka Stadium di Atene, la Roma giocherà landata dei sedicesimi senza Totti, ma con un Ranieri caricatissimo: «E la mia prima volta contro una squadra greca. Rispettiamo il Panathinaikos, ma noi vogliamo andare avanti e daremo il massimo nei 180 minuti».
Nella bolgia dellOaka Stadium di Atene, la Roma giocherà landata dei sedicesimi senza Totti, ma con un Ranieri caricatissimo: «E la mia prima volta contro una squadra greca. Rispettiamo il Panathinaikos, ma noi vogliamo andare avanti e daremo il massimo nei 180 minuti».
Evitare la sconfitta, dunque, per giocarsi la qualificazione a Roma e per raggiungere il record di 21 risultati utili consecutivi. Un record che non sembra interessare troppo a Ranieri: «Non pensiamo ai record, pensiamo al Panathinaikos. Abbiamo un esame importante, prima qui e poi a Roma».
I greci vivono un momento particolare. Il Panathinaikos, infatti, dopo la sconfitta di domenica scorsa ha solo 3 punti sulla seconda (lOlympiakos) e domenica ospita la terza (il Paok). «Indiscutibilmente è un momento delicato per loro - ha ammesso Ranieri -, il doppio impegno li sta pressando molto e rischiano di perdere la testa del campionato. Noi vogliamo passare il turno e sappiamo di avere davanti una squadra forte. Se poi loro penseranno al Paok saranno problemi loro, non nostri».
Nella prima delle due battaglie greco-romane, la Roma dovrà fare a meno del suo capitano, rimasto a casa con la febbre, ma sembra aver recuperato Mexes che ieri sera si è regolarmente allenato col gruppo. Il francese ritroverà come avversario lamico e connazionale Cissè. Un giocatore che Ranieri stima particolarmente: «E pericolosissimo. Si tratta di un giocatore completo che la Roma deve temere, per questo studieremo delle contromisure al suo gioco».
Accanto a Ranieri, in conferenza, sedeva uno che di battaglie se ne intende: John Arne Riise (detto il rosso) che in questo stadio ha già giocato una finale di Champions. «Sono abituato agli ambienti caldi, non mi spaventano. Anzi, per me meglio perché è uno sprone maggiore a fare bene», ha esordito il norvegese. «Sto vivendo un momento fantastico - continua Riise - fosse per me giocherei sempre». Sulle possibili 10 vittorie consecutive? «Non ci basterebbero, io voglio vincerne altre dieci».