Roma messa alla berlina... perché è Roma

15/05/2013 alle 10:58.

IL ROMANISTA (M. BIANCHINI) - Il nefasto criterio dei due pesi e due misure non è mai piaciuto a nessuno, specialmente se sul piatto della bilancia troviamo il marciume dei “buu” razzisti. Il tema richiama il comportamento dell’arbitro Rocchi giudicato lodevole e opportuno. Bene. Ma nello stesso tempo viene voglia di

Che si voleva di più per fischiare la definitiva sospensione della partita? E qui si arriva al punto dolente che chiama in causa le responsabilità dei custodi della legalità. Qualcuno dovrà pur rispondere perché altri arbitri non abbiano usato lo stesso metro della “mosca bianca” signor Rocchi. L’incolpevole Roma di parte giallorossa è stata messa alla berlina in diretta televisiva carpendole un’immagine distorta che si sa quanto sia difficile rimettere sulla giusta via quando certe scene entrano nelle case. La televisione possiede il magico potere di indurre in tentazione chi usa fare di tutt’erba un fascio. E non sono pochi, specialmente quando c’è di mezzo la Capitale. Gli uomini in giacchetta nera dovrebbero saperlo come prima regola sull’uso discreto del delicatissimo veicolo dell’informazione. Va bene mandare tutti a casa quando una parte dello stadio si veste di inciviltà. Ma la norma sia uguale per tutti, non misurata con due pesi e due misure. Altrimenti sarà la stessa discriminazione ad assumere le sembianze del razzismo. Nei commenti del dopopartita, Boban si è giustamente preoccupato di salvaguardare l’innocenza dei bambini. Ma se in televisione appare una sola faccia del misfatto, e si inzuppa il biscotto solo perché il vino è di colore giallorosso, andrà a finire che godranno del “candore” soltanto i pargoli convinti che certe cose non accadono dalle loro parti. E agli altri bambini cosa lasciamo credere? 

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