Florenzi, il jolly per inseguire il grande sogno

17/04/2013 alle 09:30.

CORSPORT - Era tornato a Roma e alla Roma perché, forse addirittura inaspettatamente per qualcuno, aveva fatto decisamente bene a Crotone, in serie B. Diciamo la verità, pochi, anche tra gli addetti ai lavori credevano, pensavano che Alessandro Florenzi si sarebbe rivelato così importante, così utile e prezioso per questa Roma spesso dai due volti, spettacolare, lunatica,

 
CERTEZZA - doveva essere il ragazzo di bottega, l’apprendista calciatore e invece già dalle prime battute è diventato titolare. Così, quasi naturalmente, senza colpo ferire, senza che qualcuno se ne meravigliasse perché in campo era dappertutto e dappertutto faceva cose egregie. Titolare con Zeman contro ogni aspettativa, titolare o quasi con Andreazzoli nonostante avesse spinto sull’acceleratore per tutta la stagione, senza risparmiarsi mai. Due tecnici agli antipodi ma lui, il piccolo gladiatore di Acilia, è sempre lì, pronto a dare il suo. Che non è poco. (...)
 
CHE GOL - Dolci ricordi evocano lo stadio di San Siro nella testa di Alessandro. Seconda di campionato, esordio da titolare contro l’Inter in trasferta. 15’ del primo tempo, sullo 0-0, Totti palla al piede sulla sinistra. Più che da schema zemaniano, per un chiaro istinto romanista si getta verso la porta nerazzurra sperando nell’assist del capitano che puntualmente arriva: colpo di testa a seguire e gol nell’angolino: 1-0, il via ad una vittoria e ad una giornata da incorniciare.