Lo sceicco vota e vola a Boston

24/02/2013 alle 09:18.

CORSPORT (P. TORRI) - Il sospetto di uno sgraditissimo deja vu c’è ed è inutile nasconderlo. La nuova vicenda societaria, uno sceicco per la Roma, dopo l’euforia iniziale, ha generato soprattutto dubbi e interrogativi.

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CONFERME - E’ la Roma che ha confermato tutto. Sottolineando pure i dettagli di un’operazione che sta in piedi da mesi. Per dire: il primo accredito in tribuna d’onore per lo sceicco è datato 19 novembre (un posticipo del lunedì), Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi già quella sera era lì e da quel giorno è stato presente all’Olimpico almeno in altre tre ocasioni. Si può pure aggiungere che uno degli incontri tra le parti è avvenuto al Castello delle Regine, vicino Perugia, che lo sceicco sta trattando per acquistarlo con la relativa tenuta (tuttora di proprietà di un avvocato milanese Paolo Nodari) [...].-



DUBBI - [...] Lo sceicco è a Perugia, oggi voterà come è giusto che faccia un cittadino italiano, poi domani partirà alla volta di Boston per incontrare James Pallotta, chiarire tutto quello che c’è da chiarire perché la Roma è intenzionata a chiudere la vicenda, in un senso o nell’altro, al massimo entro la prossima settimana. Poi c’è il resto che, se confermato, può dare una risposta plausibile agli interrogativi. Dunque ecco quello che ci hanno raccontato. Lo sceicco è arrivato in Italia nel 1979, all’età di 19 anni, università a Perugia, l’incontro con una ragazza umbra che sposa, nel 1982 nasce un figlio che ora è maresciallo dei carabinieri in un paesino toscano (c’è anche una figlia). I motivi del suo arrivo in Italia sono da ricercare nel fatto che in Giordania faceva politica, d’opposizione, meglio andare da qualche altra parte anche se si è figli di uno sceicco. In tutti questi anni in Italia ha poi lavorato come imprenditore, ramo petrolio, una società, la Arval Adnan, anche negli Stati Uniti. Fino a quando, quindici anni fa, prende atto, con soddisfazione dobbiamo immaginare, dell’arrivo dell’eredità paterna, roba, si dice, da oltre due miliardi di dollari. Solo che quei soldi, per quindici anni, sono rimasti congelati in una banca giordana (e questa sarebbe la ragione per cui è saltato l’acquisto di Acquamarcia). Solo negli ultimi mesi del 2012 quei soldi sono arrivati nel portafoglio dello sceicco. Che, ora, può investire e ha deciso di farlo pure nella Roma con una cifra piuttosto importante. Qualche dettaglio in più: la casa in Umbria mostrata da tutte le tv, in realtà è di proprietà dell’ex suocera, ex perché il matrimonio da un pezzo ha messo in cantina i fiori d’arancio. Lo sceicco vive a Roma, zona Borghesiana, insieme alla figlia e frequenta poco salotti e affini. Per quelli, nel caso, ci sarà tempo, sempre che a Boston dimostri che i cammelli ci sono.

 

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